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  • Carburanti in salita: guerra e nuove tasse minacciano i prezzi alla pompa

    Carburanti in salita: guerra e nuove tasse minacciano i prezzi alla pompa

    Benzina e gasolio tornano a salire: colpa della crisi in Medio Oriente

    Dopo un breve periodo di calo, i prezzi dei carburanti sono tornati a salire, spinti dalle tensioni tra Israele e Iran e dalle speculazioni sul petrolio. Nell’ultima settimana, benzina e gasolio hanno superato nuovamente le soglie psicologiche di 1,7 e 1,6 euro al litro, con aumenti rispettivamente di 1 centesimo e 1,1 centesimi.

    I numeri del rincaro

    • Benzina: media 1,707 €/l (self) / 1,847 €/l (servito)
    • Gasolio: media 1,606 €/l (self) / 1,746 €/l (servito)
    • GPL e metano in calo: 0,709 €/l (GPL) e 1,439 €/kg (metano)

    L’impennata è legata all’aumento del petrolio (+10%), che ha raggiunto 75 dollari al barile, livello non visto da aprile. Un rialzo dovuto soprattutto ai timori di escalation nel conflitto mediorientale, che rischia di destabilizzare i mercati energetici.

    Guerra e speculazioni: le associazioni dei consumatori chiedono interventi

    Il Codacons ha denunciato l’“inaccettabile aumento immediato” dei prezzi, sottolineando che “la benzina venduta oggi è stata acquistata mesi fa, quando il greggio costava meno”. Anche Assoutenti ha sollecitato il governo a vigilare su possibili speculazioni, soprattutto in vista dell’estate, quando milioni di italiani partiranno in auto, esponendosi a rincari insostenibili.

    La rimodulazione delle accise sul gasolio

    Inoltre, il governo ha recentemente rimodulato le accise sul gasolio, un intervento che ha aumentato i costi del gasolio si 1 centesimo al litro e conseguentemente ridotto della stessa cifra la benzina, cosa che aumenta i costi per chi ha un mezzo a gasolio, già colpito dai blocchi euro5 che impedirà l’ingresso in molte località del nord italia dal prossimo autunno.
    Ma le brutte notizie non finiscono qui dato che l’Europa sta valutando una nuova tassa sui carburanti per finanziare la transizione ecologica. Una prospettiva che, se confermata, potrebbe far schizzare ulteriormente i prezzi.

    car refill transportation gas

    Cosa aspettarsi nei prossimi mesi?

    1. Instabilità petrolifera – Se il conflitto Israele-Iran peggiorerà, il greggio potrebbe superare gli 80 dollari, con effetti diretti sui distributori.
    2. Rischio nuove tasse UE – La Commissione Europea sta studiando un prelievo aggiuntivo su benzina e diesel, che graverebbe ancora sui consumatori.
    3. Possibili interventi governativi – Il governo italiano potrebbe prorogare il taglio delle accise o introdurre sussidi temporanei, ma molto dipenderà dalle decisioni europee.

    Conclusioni: prepararsi a un’estate di rincari?

    Con petrolio in volatilitàaccise in bilico e nuove tasse all’orizzonte, il prezzo dei carburanti potrebbe continuare a salire. Per risparmiare, i consumatori dovranno:

    • Confrontare i distributori (app come PrezziBenzina o  Carburanti Italia aiutano a trovare offerte).
    • Valutare alternative (auto elettriche, GPL, car sharing).
    • Monitorare gli annunci UE per anticipare eventuali nuovi balzelli.
    close up of a person refueling the car at a gas station

    Cosa ne pensi? Credi che il governo dovrebbe bloccare gli aumenti, o è inevitabile pagare di più per la benzina?