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  • Nissan Micra: da icona pop a citycar elettrica, la storia e il futuro

    Nissan Micra: da icona pop a citycar elettrica, la storia e il futuro

    Dalla sua nascita nel 1982 a oggi, la Nissan Micra ha conquistato milioni di automobilisti con il suo mix di praticità, affidabilità e design riconoscibile. Ora, con la sesta generazione, compie un passaggio epocale: diventa 100% elettrica, basandosi sulla piattaforma della nuova Renault 5 E-Tech.


    1982-1992: le origini della leggenda (K10)

    La storia della Micra inizia alla fine degli anni ’70, quando Nissan decise di creare un’auto compatta per competere con modelli come la Toyota Starlet e la Honda City. Affidò il progetto all’ingegnere Osamu Ito e il design allo studi Italdesign di Giugiaro, che disegnò una vettura minima (3,78 metri) e leggera (630 kg) ma sorprendentemente spaziosa.

    Caratteristiche della prima generazione:

    • Nome originale “March” in Giappone, diventato “Micra” in Europa per facilità di pronuncia.
    • Motore 1.0 a benzina (54 CV) con cambio a 5 marce o automatico a 3 rapporti.
    • Design innovativo, con il caratteristico rigonfiamento posteriore ispirato alla Volkswagen Golf.
    • Versione Turbo solo per il mercato giapponese (mai esportata).

    Nonostante l’isolamento acustico rudimentale, la Micra K10 riscosse successo grazie alla sua maneggevolezza e ai bassi consumi.


    1992-2002: l’evoluzione (K11) e il primo trionfo europeo

    La seconda generazione (K11) mantenne le dimensioni compatte ma introdusse migliori finiture e motori più moderni:

    • Nuovi propulsori 1.0 e 1.3 16V (fino a 75 CV).
    • Prima Micra diesel con motore PSA 1.5 (58 CV).
    • Vincitrice dell’Auto dell’Anno 1993 in Europa, premiata per comfort e qualità.

    In Giappone venne proposta anche una versione cabriolet e una trazione integrale, mentre in Europa divenne un’icona delle citycar anni ’90.


    2002-2022: dall’originalità alla globalizzazione (K12, K13, K14)

    • K12 (2002-2010): Con il design “occhi di pesce” e lo slogan “Do you speak Micra?”, fu un successo, nonostante il flop della versione C+C coupé-cabrio.
    • K13 (2010-2016): Prima Micra globale, prodotta in India e Thailandia, più economica ma meno caratterizzata.

    • K14 (2016-2022): Basata sulla Renault Clio, segnò l’inizio della collaborazione con il gruppo francese.

    2025: la Micra diventa elettrica (sesta generazione)

    La nuova Micra elettrica segna una svolta radicale:
    ✅ Piattaforma CMF B-EV condivisa con la Renault 5 E-Tech.
    ✅ Due batterie40 kWh (300 km WLTP) e 52 kWh (408 km WLTP).
    ✅ Prezzo stimato: da 25.000 €, posizionandosi come rivale della Fiat 500e.
    ✅ Produzione in Francia, nello stabilimento Renault ElectriCity.

    Cosa ci aspettiamo?

    • Design retro-futurista, ispirato alle prime Micra ma con linee moderne.
    • Tecnologia avanzata: schermo digitale, ricarica rapida e guida autonoma di livello 2.
    • Efficienza urbana, con una marcia corta ottimizzata per la città.
  • Fiat 500 Ibrida: la svolta di Mirafiori che unisce elettrico e termico

    Fiat 500 Ibrida: la svolta di Mirafiori che unisce elettrico e termico

    Torino si prepara a scrivere un nuovo capitolo della sua storia automobilistica. Dall’autunno, Mirafiori inizierà la produzione della Fiat 500 Ibrida, una mossa strategica per:

    • Salvare la produzione nello stabilimento simbolo
    • Rilanciare i volumi con oltre 100.000 unità annue previste
    • Offrire un’alternativa accessibile alla 500e elettrica

    Tecnologia: il meglio di due mondi

    La nuova 500 Ibrida rappresenta un esempio di ingegneria flessibile:

    • Piattaforma STLA City della versione elettrica adattata al termico
    • Motore 1.0 FireFly a 3 cilindri da 71 CV (già collaudato sulla Pandina Hybrid)
    • Sistema ibrido leggero (Batteria 12V e motore elettrico da 20 CV)

    “Abbiamo scelto di innestare il propulsore della Panda sulla piattaforma elettrica per contenere costi e tempi di sviluppo” spiega un manager Fiat sotto condizione di anonimato.

    Prezzi e posizionamento: l’arma per riconquistare il mercato

    La mossa risponde a precise esigenze di mercato:

    • Listino atteso sotto i 20.000€ (vs i 30.000€ della 500e)
    • Autonomia adatta all’uso urbano (40-50 km in modalità elettrica)
    • Manutenzione economica grazie alla meccanica semplice

    Il confronto con la concorrenza:

    ModelloPrezzo basePotenzaAlimentazione
    500 Ibrida~19.990€71 CVIbrida
    500e~29.900€118 CVElettrica
    Toyota Aygo X~18.490€72 CVBenzina

    Le sfide da superare

    Non mancano i punti interrogativi:

    • Peso aumentato (+150 kg circa vs versione termica)
    • Prestazioni modeste (0-100 km/h in ~14 secondi)
    • Spazio limitato dalla batteria aggiuntiva

    Jean-Philippe Imparato, AD di Fiat, rassicura: “Non stiamo cercando di creare una sportiva, ma la city car perfetta per chi cerca efficienza a basso costo”.

    Impatto occupazionale: una boccata d’ossigeno per Mirafiori

    La decisione arriva dopo anni difficili:

    • Riavvio di 2 linee di produzione
    • Assunzione di 500 nuovi operai
    • Fine della cassa integrazione per gran parte del personale

    “Finalmente vediamo luce dopo anni di incertezze” commenta Marco Lombardi, rappresentante sindacale FIOM.

    La strategia Stellantis: elettrico sì, ma con gradualità

    La 500 Ibrida rappresenta un ponte tecnologico:

    • Mantiene viva la piattaforma elettrica (utilizzo solo al 30% della capacità)
    • Soddisfa la domanda di chi non è pronto al full-electric
    • Prepara il mercato alla transizione completa

    I prossimi passi:

    • Lancio previsto novembre 2025
    • Produzione iniziale di 1.200 unità/settimana
    • Espansione ai mercati Sud America e Nord Africa dal 2025

    Con questa mossa, Fiat dimostra di saper coniugare innovazione e tradizione, offrendo una soluzione concreta sia ai consumatori che ai lavoratori di Mirafiori. La sfida ora è convincere il mercato che questa “mezza via” tra elettrico e termico rappresenti davvero il futuro prossimo della mobilità urbana.

    Il problema sarà capire se lavorare su un pianale elettrico che non prevedeva il motore termico all’origine porti a delle prestazioni scarse per via del peso e della limitata potenza del motore termico scelto, ovviamente un passo falso potrebbe essere molto pericoloso non solo per il modello 500 che per il futuro dell’intero stabilimento di Mirafiori.

  • BYD Tang: l’ammiraglia elettrica cinese debutta in Italia con 517 CV e tecnologia da record

    BYD Tang: l’ammiraglia elettrica cinese debutta in Italia con 517 CV e tecnologia da record

    L’arrivo dell’SUV premium che sfida i colossi europei

    BYD allarga la sua gamma italiana con un nuovo gioiello tecnologico: la Tang, SUV elettrico di grandi dimensioni (487 cm di lunghezza per 195 cm di larghezza) che si posiziona come ammiraglia del marchio cinese. Con un prezzo di 72.950 euro per l’unica versione full optional disponibile, la Tang si presenta come un’alternativa interessante nel segmento premium dei SUV elettrici, sfidando modelli affermati come Audi Q8 e-Tron e BMW iX.

    Prestazioni da supercar nonostante le dimensioni

    Le specifiche tecniche della BYD Tang lasciano a bocca aperta:

    • Doppia motorizzazione elettrica (anteriore+posteriore) per 517 CV totali
    • Accelerazione 0-100 km/h in soli 4,9 secondi nonostante i 2.600 kg di peso
    • Blade Battery da 108,8 kWh con autonomia WLTP di 530 km
    • Ricarca DC fino a 170 kW: dal 30% all’80% in appena 45 minuti

    “La Tang dimostra come la tecnologia cinese abbia fatto passi da gigante nell’elettrificazione” commenta Marco Ferrari, esperto di mobilità elettrica. “Queste prestazioni, unite a un’autonomia reale sopra i 400 km, la rendono competitiva con modelli che costano 20-30mila euro in più”.

    Interni: un salotto hi-tech su ruote

    L’abitacolo della Tang è un concentrato di lusso e tecnologia:

    • Configurazione a 7 posti con sedili in pelle Nappa riscaldabili, ventilati e massaggianti
    • Bagagliaio modulabile da 235 litri (7 posti) a 940 litri (5 posti) fino a 1.655 litri (2 posti)
    • Tetto panoramico apribile e luci ambientali LED personalizzabili
    • Sistema audio Dynaudio da 12 altoparlanti

    Il cruscotto è dominato da:

    • Display centrale rotante da 15,6″ con processore Qualcomm
    • Quadro strumenti digitale da 12,3″
    • Supporto completo per Apple CarPlay e Android Auto
    • Ricarica wireless ultra-rapida da 50W

    Sicurezza al top e assistenza alla guida

    La Tang ha ottenuto 5 stelle Euro NCAP grazie a:

    • Pacchetto completo ADAS (adaptive cruise control, mantenimento di corsia, ecc.)
    • Frenata automatica d’emergenza con rilevamento pedoni/ciclisti
    • Monitoraggio angoli ciechi evoluto
    • Sistema di parcheggio semi-autonomo

    Prezzo e concorrenza

    72.950 euro, la BYD Tang si posiziona:

    • 15% più economica di un Audi Q8 e-Tron 55 (da 85.900€)
    • 20% in meno di un BMW iX xDrive40 (da 91.500€)
    • Paragonabile a un Tesla Model X (ma con interni più lussuosi)

    “Il vero punto di forza” aggiunge Ferrari “è la garanzia di 8 anni/150.000 km sulla batteria, che supera qualsiasi concorrente europeo”.

    Prova su strada: comodità e potenza

    Durante un test drive a Milano, la Tang ha impressionato per:

    • Silenziosità quasi totale a tutte le velocità
    • Sospensioni adattive che assorbono ogni asperità
    • Coppia immediata (680 Nm) che rende i sorpassi un gioco
    • Spazio abbondante per 5 adulti (la terza fila è più adatta a bambini)

    L’unica nota stonata? Il peso si sente in curva, dove non è agile come una Model X.

    Conclusioni: chi dovrebbe considerarla?

    La BYD Tang è ideale per:

    • Famiglie numerose che vogliono passare all’elettrico senza rinunce
    • Business user che cercano un’auto rappresentativa ma tecnologica
    • Early adopter interessati alle ultime novità cinesi

    Chi invece preferisce marchi affermati o guida sportiva potrebbe guardare altrove. Ma per chi cerca spazio, tecnologia e prestazioni a (relativamente) poco prezzo, la Tang è una delle novità più interessanti del 2025.

  • DR Birba: la nuova microcar elettrica molisana che sfida Citroën Ami e Fiat Topolino

    DR Birba: la nuova microcar elettrica molisana che sfida Citroën Ami e Fiat Topolino

    Il costruttore molisano DR Automobiles ha appena presentato Birba, una nuova microcar elettrica omologata come quadriciclo pesante (L7e), pronta a competere con modelli come Citroën Ami, Fiat Topolino, Mobilize Duo e Nissan Silence S04. Basata sulla cinese  Chery QQ Ice Cream, Birba si propone come un’alternativa economica e versatile per la mobilità urbana, con un design compatto e un’autonomia adatta agli spostamenti cittadini.

    DR Birba vs. la concorrenza: caratteristiche e prestazioni

    Con una lunghezza di 2,98 metri, una larghezza di 1,49 metri e un’altezza di 1,63 metri, la DR Birba rientra perfettamente nel segmento delle microcar. Le sue forme squadrate ottimizzano lo spazio interno, mentre i fari full LED a forma di “U” e i fanali posteriori a LED donano un tocco moderno. A bordo, troviamo:

    • Abitacolo per due persone
    • Bagagliaio da 700 litri (capacità di carico: 275 kg)
    • Display digitale e supporto per smartphone al posto dell’infotainment
    • Cerchi in lega da 14″ con pneumatici 155/50

    Motore e autonomia

    La Birba è spinta da un motore elettrico sincrono da 14 kW (22 kW di picco) posizionato sul retrotreno, alimentato da una batteria LFP (litio ferro fosfato) da 156 Ah. L’autonomia dichiarata nel ciclo WLTP è di 182 km, ideale per gli spostamenti urbani. La ricarica avviene tramite una presa domestica da 220V (1,8 kW), con un tempo di ricarica completo di circa 8 ore.

    Prezzi e allestimenti

    Il listino parte da € 12.900, ma con gli incentivi 2025 scende a € 9.900 (€ 8.900 con rottamazione). Tra gli equipaggiamenti di serie:

    • Aria condizionata
    • Servosterzo
    • Alzacristalli elettrici
    • Sensori e telecamera posteriore
    • Frenata rigenerativa

    DR 1.0 EV: l’altra microcar elettrica del Gruppo DR

    Oltre alla Birba, il costruttore molisano offre anche la DR 1.0 EV, un’autovettura elettrica (non un quadriciclo) da città basata sulla Chery eQ1. Questo modello, più performante e spazioso, è pensato per chi cerca una city car elettrica con maggiore autonomia e prestazioni, pur mantenendo dimensioni compatte e prezzi contenuti.

    La DR Birba è omologata come quadriciclo pesante L7e, una categoria di veicoli elettrici con caratteristiche intermedie tra i quadricicli leggeri L6e , guidabili già a 14 anni e assimilabili ai ciclomotori e le autovetture. Ma cosa comporta questa classificazione?

    • Peso e potenza: Un quadriciclo L7e può pesare fino a 450 kg e avere una potenza massima di 15 kW (20 CV).
    • Velocità massima: Non può superare 90 km/h, rendendolo adatto soprattutto a percorsi urbani.
    • Patente necessaria: Può essere guidato dai 16 anni in su con patente B1 (in Italia), mentre per la patente B tradizionale non ci sono limiti d’età.
    • Immatricolazione e assicurazione: Richiede una targa e un’assicurazione RC Auto.
    • Limiti di circolazione: In alcune città, i quadricicli L7e possono accedere a ZTL e aree pedonali, ma le regole variano a seconda dei Comuni.

    Rispetto a un’autovettura (come la DR 1.0 EV), un quadriciclo L7e ha prestazioni più contenute, ma offre il vantaggio di costi ridotti e minori obblighi burocratici, risultando ideale per chi cerca un mezzo agile per la città, e sopratutto è guidabile già a 16 anni se si consegue la patente per la moto.

    In conclusione: DR Birba, un’opzione interessante per la mobilità urbana

    Con un prezzo competitivo e un design funzionale, la DR Birba si inserisce in un mercato sempre più affollato, puntando su tecnologia, autonomia e comfort. Se da un lato rivaleggia con Citroën Ami e Fiat Topolino, dall’altro offre una valida alternativa per chi cerca una microcar pratica ed economica.

    E voi, optereste per una DR Birba o preferite altre microcar elettriche? Fatecelo sapere nei commenti!

  • Renault 5 E-Tech: l’utilitaria elettrica che ha conquistato il titolo di Auto dell’Anno 2025

    Renault 5 E-Tech: l’utilitaria elettrica che ha conquistato il titolo di Auto dell’Anno 2025

    La Renault 5 E-Tech ha vinto il prestigioso premio Auto dell’Anno 2025, riconoscimento che celebra l’eccellenza nel settore automobilistico. Questo modello, insieme alla sua versione sportiva Alpine A290, ha conquistato la giuria con un mix di design iconico, tecnologia avanzata e prestazioni elettriche all’avanguardia. Un ritorno alle origini per Renault, che con la 5 E-Tech omaggia la storica Renault 5 degli anni ’70, ma guardando al futuro con un’auto 100% elettrica e moderna.

    Un’icona che torna in forma elettrica

    La Renault 5, lanciata nel 1972, è stata un’auto rivoluzionaria: con il suo design vivace e anticonformista, è diventata un simbolo di libertà e modernità. Oltre 5,5 milioni di unità vendute in tutto il mondo ne hanno fatto un’icona pop, amata per la sua praticità e il suo carattere unico. Già nel 1974, Renault aveva sperimentato una versione elettrica della 5, dimostrando una visione pionieristica.

    Oggi, la Renault 5 E-Tech riprende quell’eredità, trasformandola in un’auto elettrica moderna e accessibile. Con una lunghezza di 3,92 metri, questa utilitaria si posiziona perfettamente per l’uso urbano, pur essendo adatta a viaggi più lunghi grazie alla sua autonomia fino a 410 km (ciclo WLTP) nella versione con batteria da 52 kWh.

    Renault 5 E-Tech e il design: retro-futurismo in chiave moderna

    Renault 5 E-Tech

    Il design della Renault 5 E-Tech è un omaggio alla sua antenata, ma con un tocco di modernità. La griglia frontale, che un tempo ospitava la presa d’aria, è stata trasformata in un indicatore di carica della batteria, che visualizza il numero “5” quando l’auto è completamente carica. I fari a LED, con il loro caratteristico “occhiolino” di benvenuto, e le linee laterali che richiamano il modello originale, contribuiscono a creare un’estetica che unisce passato e futuro.

    Gli interni non sono da meno: la plancia è dominata da due schermi digitali (da 7 e 10 pollici), mentre i materiali sostenibili, come i tessuti riciclati e le plastiche ricavate da bottiglie PET, riflettono l’impegno di Renault verso la sostenibilità. Lo spazio a bordo è generoso per un’auto di queste dimensioni, con un bagagliaio da 326 litri espandibili a 1.106 litri abbattendo i sedili posteriori.

    Renault 5 E-Tech interni

    Tecnologia e prestazioni

    La Renault 5 E-Tech è costruita sulla piattaforma AmpR Small, progettata specificamente per i veicoli elettrici. Offre tre livelli di potenza: 95 CV120 CV e 150 CV, abbinati a due opzioni di batteria (40 kWh e 52 kWh). La versione più potente, con motore da 150 CV, accelera da 0 a 100 km/h in 8 secondi, mentre l’autonomia raggiunge i 410 km con la batteria più grande.

    Il sistema di ricarica supporta fino a 100 kW in corrente continua, permettendo di ricaricare dall’15% all’80% in soli 30 minuti. Inoltre, la tecnologia Vehicle-to-Grid (V2G) consente di utilizzare l’auto come fonte di energia per la casa o per rivendere energia alla rete, un’innovazione che guarda al futuro della mobilità sostenibile.

    Alpine A290: la versione sportiva

    Accanto alla Renault 5 E-Tech, la Alpine A290 rappresenta la versione sportiva del modello. Con un motore da 220 CV e un design più aggressivo, l’A290 è pensata per chi cerca prestazioni e dinamismo senza rinunciare all’elettrificazione. La sua presentazione ufficiale è avvenuta nel giugno 2024, in occasione delle 24 Ore di Le Mans, sottolineando il legame tra Alpine e il mondo delle corse.

    Renault 5 E-Tech

    Prezzi e allestimenti

    La Renault 5 E-Tech è disponibile in tre allestimenti principali: Iconic CinqTechno ed Evolution. I prezzi partono da 27.900 euro per la versione base con motore da 120 CV e batteria da 40 kWh, salendo a 34.900 euro per la versione top di gamma con motore da 150 CV e batteria da 52 kWh. Nel corso del 2025 arriverà anche una versione più accessibile, con motore da 95 CV e un prezzo inferiore ai 25.000 euro, rendendo l’auto ancora più competitiva.

    Renault 5 E-Tech

    La Renault 5 E-Tech non è solo un’auto elettrica: è un simbolo di innovazione e di come un’icona del passato possa rinascere in forma moderna e sostenibile. Con il premio Auto dell’Anno 2025, Renault dimostra di saper coniugare tradizione e futuro, offrendo un’auto che unisce design accattivante, tecnologia avanzata e un prezzo accessibile.

    Alpine A290

    La sua versione sportiva, l’Alpine A290, completa l’offerta, portando un tocco di adrenalina nel mondo dell’elettrificazione. Insieme, questi modelli rappresentano un nuovo capitolo per Renault, che guarda al futuro con ottimismo e determinazione, mantenendo sempre un occhio di riguardo al suo glorioso passato.

  • Fiat Grande Panda: ritorna nelle concessionarie la rinascita di un’icona, tra innovazione e tradizione

    Fiat Grande Panda: ritorna nelle concessionarie la rinascita di un’icona, tra innovazione e tradizione

    La Fiat Grande Panda, l’ultima novità del marchio torinese, è stata presentata agli utenti italiani in un tour itinerante che ha toccato le principali città del Paese nel marzo 2025, per concludersi con un grande porte aperte previsto per il 29 e 30 marzo. Un evento attesissimo, che ha permesso agli appassionati di scoprire da vicino questa nuova interpretazione di un’icona automobilistica, la Panda, che dal 1980 ha conquistato il cuore di milioni di automobilisti in tutto il mondo.

    Gli ordini, aperti in Italia già dalla fine di gennaio 2025, stanno procedendo a gonfie vele, segno che la Grande Panda ha saputo catturare l’interesse del pubblico. Con prezzi di lancio vantaggiosi, la versione ibrida parte da 18.900 euro, ma grazie all’offerta promozionale scende a 16.950 euro. La versione elettrica, invece, ha un prezzo di listino di 24.900 euro, ridotto a 22.900 euro con la promozione di lancio. Un’opportunità da non perdere per chi cerca un’auto compatta, versatile e all’avanguardia.


    Un design retro-futuristico che omaggia la storia

    La Grande Panda si presenta come un crossover compatto di segmento B, con una lunghezza di 3,99 metri, ben più grande rispetto alla Panda classica, che rimane comunque in produzione. Il design è un mix tra retro e futuristico, ispirato alla prima generazione della Panda del 1980, ma con linee moderne e dinamiche. Il nome “Panda” è impresso sui lamierati delle portiere e sul portellone, mentre il cruscotto richiama la famosa pista sul tetto dello stabilimento Fiat del Lingotto, simbolo dell’innovazione industriale italiana.

    Gli interni sono pensati per offrire massima praticità e comfort. Il cruscotto include un display da 10 pollici come quadro strumenti e un touchscreen centrale da 10,25 pollici (optional) per il sistema di infotainment, sul cui bordo compare la sagoma della Panda originale. Non mancano i vani portaoggetti, per un totale di 13 litri di spazio, e un bagagliaio capiente di 361 litri.


    Tecnologia e motorizzazioni: ibrida ed elettrica

    La Grande Panda è disponibile in due motorizzazioni: ibrida ed elettrica, entrambe basate sulla piattaforma PSA CMP, condivisa con altri modelli del gruppo Stellantis come la Citroën C3 e l’Opel Frontera.

    Versione ibrida

    • Motore: 3 cilindri da 1.2 litri, con una potenza di 101 CV.
    • Prestazioni: accelerazione 0-100 km/h in 10 secondi e velocità massima di 160 km/h.
    • Consumi ed emissioni5,4 l/100 km (ciclo WLTP) e emissioni di 123 g/km di CO2.
    • Serbatoio: capienza di 44 litri.

    Versione elettrica

    • Motore: sincrono a magneti permanenti da 113 CV.
    • Batteria: al litio ferro fosfato (LFP) da 44 kWh, con un’autonomia di 320 km (ciclo WLTP).
    • Prestazioni: accelerazione 0-100 km/h in 11-11,5 secondi e velocità massima di 132 km/h.
    • Ricarica: il cavo di ricarica è non removibile, una novità per un’auto elettrica.

    La Panda: un’icona dal 1980

    La Panda è un’auto che ha fatto la storia. Nata nel 1980, è stata progettata da Giorgetto Giugiaro come un’auto semplice, economica e versatile, capace di adattarsi a ogni esigenza. Nel corso degli anni, ha conquistato il mercato europeo e mondiale, diventando un simbolo di praticità e affidabilità. Con la Grande Panda, Fiat riprende lo spirito dell’originale, ma lo proietta nel futuro, con tecnologie avanzate e un design che unisce tradizione e innovazione.


    Un’auto per il futuro, con lo spirito del passato

    La Fiat Grande Panda si propone come un’auto ideale per chi cerca un veicolo compattoecologico e tecnologicamente avanzato, senza rinunciare al fascino di un’icona automobilistica. Con il suo design accattivante, le motorizzazioni ibride ed elettriche e un’attenzione alla praticità, è pronta a conquistare sia chi ama la tradizione Fiat sia chi guarda al futuro della mobilità.

    Il tour di presentazione e l’evento porte aperte del 29 e 30 marzo 2025 sono stati un’occasione unica per scoprire questa nuova gemma della casa torinese. E con gli ordini già in crescita, è chiaro che la Grande Panda è destinata a scrivere un nuovo capitolo nella storia automobilistica italiana.

  • Renault 4: il ritorno di un’icona, ora elettrica e pronta a conquistare la città

    Renault 4: il ritorno di un’icona, ora elettrica e pronta a conquistare la città

    La Renault 4, un’auto che ha segnato la storia dell’automobilismo europeo, sta per tornare. Dopo oltre 30 anni di assenza dai listini, la nuova generazione della “4” si prepara a fare il suo debutto entro la metà del 2025, ispirandosi alla sua antenata del passato ma con una veste completamente rinnovata: una crossover urbana elettrica. Come già successo con la nuova Renault 5, il marchio francese guarda al futuro senza dimenticare le sue radici, proponendo un’auto che unisce design retrò e tecnologia all’avanguardia.

    La storia della Renault 4: un’icona popolare

    La Renault 4 originale, lanciata nel 1961, è stata un’autentica rivoluzione nel mondo dell’automobile. Concepita come un’auto pratica ed economica, è diventata rapidamente un simbolo di libertà e accessibilità, conquistando milioni di famiglie in tutto il mondo. Prodotta fino al 1994, la “4” è stata il quarto modello più venduto nella storia Renault, con oltre 8 milioni di unità prodotte.

    La sua formula vincente? Un design semplice ma funzionale, una meccanica robusta e una versatilità senza pari. La Renault 4 era un’auto per tutti: dalle strade di campagna alle città, passando per i mercati emergenti. Con le sue forme squadrate e il suo carattere affidabile, è rimasta nel cuore di intere generazioni.

    La nuova Renault 4: elettrica e moderna

    La nuova Renault 4 E-Tech Electric non è una semplice riedizione del passato, ma un’auto completamente nuova, progettata per le esigenze del mercato moderno. Con una lunghezza di 4,14 metri, una larghezza di 1,80 metri e un’altezza di 1,57 metri, la nuova 4 si presenta come una crossover compatta, ideale per la mobilità urbana.

    Il design è un omaggio alla sua antenata, con elementi che richiamano la Renault 4 originale, come il terzo finestrino posteriore trapezoidale e i fanali “a pillola”. Tuttavia, la nuova generazione introduce dettagli moderni, come il pannello frontale in plastica trasparente che copre fari e mascherina, con il logo Renault illuminato. Le linee laterali scolpite nella carrozzeria ricordano quelle della Renault 4 GTL, mentre il portellone posteriore motorizzato e l’apertura bassa (a soli 61 cm da terra) rendono l’auto pratica e funzionale.

    Interni spaziosi e tecnologia avanzata

    L’abitacolo della nuova Renault 4 è un mix di spazio e tecnologia. Con una plancia ispirata a quella della Renault 5 E-Tech, l’auto offre due schermi: un cruscotto digitale da 7 o 10 pollici e un display touchscreen da 10 pollici per il sistema multimediale con Google integrato. I materiali scelti variano a seconda dell’allestimento, con opzioni che vanno dal grigio scuro al blu denim, fino al motivo pied-de-poule per gli interni più premium.

    Il bagagliaio, con una capienza di 420 litri, è pensato per essere versatile e pratico, grazie a un doppio fondo con aperture separate per i cavi di ricarica. Inoltre, il sedile anteriore reclinabile permette di trasportare oggetti lunghi fino a 2,20 metri.

    Motorizzazione elettrica e prestazioni

    La nuova Renault 4 sarà disponibile con due motorizzazioni elettriche: una da 122 CV e una da 150 CV. La versione più potente promette uno scatto da 0 a 100 km/h in meno di 8,5 secondi, prestazioni più che dignitose per un’auto urbana.

    Le batterie offrono due opzioni: una da 40 kWh con un’autonomia dichiarata di oltre 300 km e una da 52 kWh che arriva fino a 400 km. La ricarica è possibile fino a 100 kW in corrente continua, con funzionalità avanzate come la ricarica bidirezionale V2L (Vehicle-to-Load), che permette di alimentare dispositivi esterni, e la pompa di calore per migliorare l’efficienza nei mesi freddi.

    Un’auto per la città (e non solo)

    La nuova Renault 4 non è solo un’auto elettrica, ma anche una crossover versatile, con un’altezza da terra di 18,1 cm e un sistema Extended Grip per migliorare la trazione su terreni scivolosi. Con 26 sistemi di assistenza alla guida, l’auto è pronta a offrire sicurezza e comfort sia in città che fuori strada.

    Un ritorno che fa sognare

    La nuova Renault 4 rappresenta un ponte tra passato e futuro, un’auto che guarda avanti senza dimenticare le sue radici. Con il suo design retrò, la sua motorizzazione elettrica e la sua versatilità, la “4” è pronta a conquistare un nuovo pubblico, portando con sé lo spirito dell’icona originale.

    E voi, cosa ne pensate? La nuova Renault 4 riuscirà a ripetere il successo della sua antenata, o pensate che il mercato delle crossover elettriche sia ormai troppo affollato?

  • Alfa Romeo E-Jet: il ritorno delle ammiraglie del Biscione, tra innovazione e tradizione

    Alfa Romeo E-Jet: il ritorno delle ammiraglie del Biscione, tra innovazione e tradizione

    Dopo anni di assenza dal segmento delle ammiraglie, Alfa Romeo si prepara a tornare in grande stile con la nuova E-Jet, un modello che promette di ridare lustro al marchio milanese e colmare il vuoto lasciato dalla 166, l’ultima vera ammiraglia del Biscione. Con un design innovativo a cavallo tra SUV e berlina, l’E-Jet si posizionerà sopra le attuali Stelvio e Giulia, anticipando quella che potrebbe essere la futura direzione del brand, anche per modelli come l’erede della Giulietta, destinata a diventare un crossover piuttosto che una berlina tradizionale.

    Un ritorno atteso

    La mancanza di modelli competitivi e centrati per il mercato ha ultimamente affossato le vendite di Alfa Romeo, nonostante il marchio vanti una schiera di appassionati fedeli, attratti dalla sua storia, dalla sportività e dal design inconfondibile. Tuttavia, i numeri in aumento della nuova Junior fanno ben sperare: c’è ancora un forte interesse per il Biscione, e l’E-Jet potrebbe essere l’auto giusta per risollevare le sorti del brand.

    Con l’E-Jet, Alfa Romeo non solo torna a competere nel segmento premium, ma lo fa con un’auto che sfida le convenzioni, proponendo una forma ibrida tra SUV e berlina, capace di attrarre sia chi cerca eleganza sia chi desidera versatilità.

    Design innovativo e prestazioni da urlo

    L’E-Jet si presenta come un’auto difficile da catalogare: non è una berlina tradizionale, ma nemmeno un crossover. Quel che è certo è che il DNA Alfa Romeo sarà ben presente, con un design sportivo e linee aggressive che richiamano la storia gloriosa del marchio. La versione top di gamma Quadrifoglio, inoltre, promette di essere una delle più potenti nella storia di Alfa Romeo, con oltre 1000 cavalli di potenza e un’autonomia di circa 800 km nella configurazione elettrica.

    La piattaforma STLA Large su cui nascerà l’E-Jet garantirà prestazioni dinamiche all’altezza della tradizione Alfa Romeo, mentre la lunghezza di poco inferiore ai 5 metri la posizionerà come una vera ammiraglia, pronta a competere con i big del segmento premium.

    Motori termici ed elettrificazione: il mix perfetto

    Nonostante la spinta verso l’elettrificazione, Alfa Romeo sembra aver compreso che il mercato non è ancora pronto a dire addio ai motori termici. Per questo, l’E-Jet potrebbe offrire almeno una versione con motore a combustione interna, condividendo la tecnologia con modelli di lusso come la futura Maserati Quattroporte. Questa scelta strategica potrebbe attirare chi non è ancora pronto a passare all’elettrico, garantendo al contempo un’offerta completa e versatile.

    Una speranza per il futuro del Biscione

    L’arrivo dell’E-Jet rappresenta una speranza concreta per il futuro di Alfa Romeo, un marchio che, nonostante le difficoltà, continua a suscitare passione e ammirazione. In un gruppo come Stellantis, che ospita numerosi brand e ciclicamente fa trapelare voci di chiusura per quelli meno performanti, l’E-Jet potrebbe essere la chiave per scongiurare il rischio di un declino definitivo.

    Con questo modello, Alfa Romeo non solo punta a riconquistare il suo posto nel mercato premium, ma anche a rinnovare la fiducia dei suoi appassionati, dimostrando che il Biscione ha ancora tanto da offrire.

    E voi, cosa ne pensate? L’Alfa Romeo E-Jet potrebbe essere l’auto che risolleva le sorti del marchio, o credete che il futuro del Biscione sia ormai segnato?

  • MG S5: il nuovo SUV elettrico che conferma l’ascesa del marchio MG in Italia

    MG S5: il nuovo SUV elettrico che conferma l’ascesa del marchio MG in Italia

    Il marchio MG sta vivendo un momento di grande successo in Italia, posizionandosi tra i brand più in ascesa grazie a modelli che uniscono design accattivante, tecnologia e prezzi competitivi. Con l’arrivo del nuovo MG S5, un SUV elettrico che promette di ridefinire gli standard del segmento, il brand cinese conferma la sua ambizione di conquistare il mercato europeo.

    Il successo di MG in Italia: ZS e MG3 come punti di forza

    Prima di parlare del nuovo S5, è impossibile non menzionare il successo che MG sta riscuotendo in Italia. Modelli come la ZS Classic, un SUV medio dall’estetica gradevole e con 5 anni di garanzia, hanno rivoluzionato il mercato offrendo un’auto spaziosa e ben equipaggiata al prezzo di un’utilitaria, con listini che partono da poco più di 15.000 euro.

    A questo si aggiunge la MG3, un’utilitaria full hybrid dalle prestazioni e dal prezzo veramente competitivo, che ha saputo conquistare un pubblico sempre più ampio. Questi modelli hanno contribuito a consolidare la reputazione di MG come marchio accessibile ma di qualità, capace di offrire un’ottima relazione tra prezzo e valore.

    MG S5: il futuro elettrico del marchio

    Il nuovo MG S5 rappresenta un ulteriore passo avanti nella strategia del brand, puntando tutto sull’elettrificazione. Già disponibile in Cina e atteso in Europa per la primavera 2025, questo SUV elettrico è destinato a sostituire il modello ZS EV, portando con sé una piattaforma dedicata e un design innovativo.

    Condividendo la base ingegneristica con la MG 4, l’S5 promette prestazioni ottimizzate e una maggiore efficienza energetica. Gli interni sono stati completamente riprogettati, con un abitacolo che unisce eleganza e funzionalità, offrendo un’esperienza di guida premium grazie all’integrazione di tecnologie all’avanguardia.

    Autonomia e prezzo: un mix vincente

    Il MG S5 si propone con tre varianti di autonomia nel mercato cinese dove viene venduto col nome di ES5: una versione base da 264 miglia, una intermedia da 320 miglia e una top di gamma capace di percorrere 326 miglia. Sebbene le specifiche per il mercato europeo non siano ancora state ufficializzate, è probabile che vengano mantenute configurazioni simili.

    Il vero punto di forza dell’S5, tuttavia, è il suo prezzo aggressivo. Con un listino che potrebbe partire da meno di 30.000 sterline (circa 35.000 euro), il nuovo SUV elettrico si posiziona come un’opzione accessibile nel segmento, mettendo in difficoltà i competitor grazie a un mix vincente di tecnologia, design e convenienza.

    MG S5: una scommessa per il futuro

    L’arrivo dell’MG S5 arriva in un momento di profonda trasformazione del settore automotive, dove la mobilità elettrica sta assumendo un ruolo sempre più centrale. Con questo modello, MG dimostra di voler competere non solo sul fronte dei prezzi, ma anche su quello dell’innovazione e della sostenibilità.

    Il successo di modelli come la ZS e la MG3 ha già dimostrato che il brand sa interpretare le esigenze del mercato, offrendo auto di qualità a prezzi accessibili. Con l’S5, MG si prepara a conquistare anche il segmento dei SUV elettrici, confermandosi come uno dei marchi più interessanti e dinamici del panorama automobilistico italiano ed europeo.

    E voi, cosa ne pensate? L’MG S5 potrebbe diventare il prossimo punto di riferimento per chi cerca un SUV elettrico accessibile e tecnologico, o preferite restare fedeli ai modelli termici?

  • Lotus Emira: l’ultimo motore termico di un’era che volge al termine

    Lotus Emira: l’ultimo motore termico di un’era che volge al termine

    Con la presentazione della nuova Lotus Emira Turbo SE, il marchio britannico chiude un capitolo della sua storia gloriosa, segnando la fine di un’epoca. La Emira, infatti, rappresenta l’ultima auto a motore termico di casa Lotus, un’eredità che si spegne dopo l’uscita di produzione della leggendaria Elise e in un momento in cui il brand, sotto la nuova proprietà, si sta orientando esclusivamente verso veicoli elettrici come il controverso SUV Eletre.

    L’ultimo omaggio alla tradizione sportiva

    La Emira Turbo SE è un tributo alla filosofia che ha reso Lotus un’icona nel mondo delle sportive: leggerezza, potenza e un rapporto peso-potenza impeccabile, valori cari al fondatore Colin Chapman. Equipaggiata con un motore quattro cilindri turbo 2.0 di derivazione AMG, la Emira eroga 400 CV, raggiunge una velocità massima di 290 km/h e scatta da 0 a 100 km/h in soli 4 secondi.

    Il design della Emira è un mix di aggressività ed eleganza, con una carrozzeria in Grigio Zinco, cerchi forgiati da 20 pollici e pinze freno rosse che ne accentuano il carattere sportivo. L’abitacolo, rivestito in Alcantara, è un concentrato di tecnologia e stile, con dettagli come il badge e i terminali di scarico in nero che completano l’estetica raffinata.

    Un’eredità che si spegne

    La Emira Turbo SE si affianca alla versione V6 3.5 litri, anch’essa con 400 CV, ma disponibile con trasmissione manuale o automatica a 6 rapporti. La Turbo SE, invece, adotta un cambio DCT a 8 velocità e si propone sul mercato con un prezzo di 113.690 euro, leggermente inferiore rispetto ai 116.790 euro della V6.

    Tuttavia, ciò che rende la Emira un modello così speciale non sono solo le sue prestazioni, ma il fatto che rappresenti l’ultimo baluardo di una filosofia che sta scomparendo. Con l’uscita di produzione della Elise e l’arrivo di modelli elettrici come l’Eletre, Lotus sembra aver abbandonato quel concetto di leggerezza e purezza che l’ha resa celebre.

    Il futuro elettrico e la fine di un’era

    Da quando ha cambiato proprietà, Lotus ha intrapreso un percorso che punta tutto sull’elettrificazione. L’Eletre, il primo SUV elettrico del brand, è l’emblema di questa nuova direzione, ma è anche un modello che si allontana dall’essenza stessa di Lotus. Il rapporto peso-potenza, tanto caro a Chapman, sembra essere stato sacrificato in nome di una modernità che, sebbene affascinante, rischia di snaturare l’identità del marchio.

    La Emira, quindi, non è solo un’auto: è un simbolo. È l’ultimo sussulto di un’era in cui le sportive erano leggere, potenti e pensate per chi ama la guida pura. Con il suo motore termico e il suo design accattivante, la Emira chiude un cerchio, lasciando gli appassionati con un mix di nostalgia e speranza per il futuro.

    Un’occasione da non perdere

    Gli ordini per la Emira Turbo SE sono già aperti, ma chi desidera assicurarsi uno degli ultimi esemplari di sportiva pura firmata Lotus dovrà affrettarsi. La consegna è prevista a partire da aprile 2025, e non c’è dubbio che questa vettura diventerà un oggetto di culto per i collezionisti.

    E voi, cosa ne pensate? La Emira rappresenta davvero l’ultimo baluardo di una filosofia in via di estinzione, o il futuro elettrico di Lotus saprà sorprenderci mantenendo intatto lo spirito del brand?