La leggenda della Honda CB750: la moto che rivoluzionò il mondo su due ruote

Era il 1969 quando la Honda sconvolse il Salone di Tokyo presentando la CB750 Four, una moto così avanzata da far sembrare obsolete tutte le concorrenti dell’epoca. Con il suo motore a 4 cilindri in lineafreno a disco anteriore (primo al mondo su una moto di serie) e potenza da 67 CV, non era semplicemente una nuova moto: era il futuro del motociclismo.

Questa è la storia di come un progetto segreto (“Project 300“) diede vita alla moto più influente del XX secolo, soprannominata “La prima superbike della storia”.


1. 1969: lo shock tecnologico che umiliò l’Europa

Il contesto pre-CB750

  • Anni ’60: dominio delle bicilindriche inglesi (Triumph, Norton)
  • Motocicli rumorosi, inaffidabili e con freni a tamburo
  • Honda cercava un’arma per conquistare il mercato USA

Le innovazioni che cambiarono tutto

✔ Motore 4 cilindri in linea (743cc, 67 CV a 8.000 giri)
✔ Albero a camme in testa (SOHC) con distribuzione a catena
✔ Primo freno a disco idraulico anteriore di serie
✔ Avviamento elettrico (le concorrenti usavano ancora il pedale)
✔ Cambio a 5 marce (standard erano 4)

Dato shock: La CB750 raggiungeva 200 km/h, superando auto sportive dell’epoca come la Porsche 911T.


2. Design e tecnica: la perfezione giapponese

Caratteristiche rivoluzionarie

  • Telaio a doppia culla con ammortizzatori posteriori regolabili
  • Sistema elettrico avanzato con spie luminose
  • Serbatoio a goccia e linea pulita (ispirò tutte le naked future)

Perché era superiore alle rivali?

FeatureHonda CB750Triumph Bonneville (650cc)
Cilindri4 in linea2 paralleli
Potenza67 CV46 CV
FreniDisco anterioreTamburo anteriore
Velocità max200 km/h180 km/h
Affidabilità40.000 km senza problemiManutenzione costante

3. L’impatto sul mercato: il declino delle case europee

Numeri da record

  • 400.000 esemplari venduti tra il 1969 e il 2003
  • Prezzo lancio: $1.495 (20% in meno di una Triumph)
  • Vittoria alla 200 Miglia di Daytona nel 1970 (prima gara)

Effetto domino sull’industria

  • Triumph e Norton costrette a rinnovarsi (troppo tardi)
  • Nascita delle superbike moderne (Kawasaki Z1, Suzuki GS)
  • Standardizzazione del freno a disco su tutte le moto

Anecdoto: Soichiro Honda testava personalmente ogni prototipo senza casco a 200 km/h!


4. Le versioni più iconiche

CB750 K0 (1969-70)

  • La versione originale con scarico 4-in-4
  • Colori: Candy Gold, Blue e Red

CB750F (1975-78)

  • Linea sportiva con scarico 4-in-1
  • Migliorie all’alimentazione

CB750 Nighthawk (1982-83)

  • Versione “custom” con telaio nero opaco

5. L’eredità: perché è ancora un cult oggi?

Nella cultura pop

  • Appare in film cult come Terminator 2 e Ghost Rider
  • Museo MoMA di NY l’ha esposta come opera d’arte

Nel mercato collezionistico

  • Valore attuale: €15.000-30.000 per un esemplare originale
  • Replica moderna: Honda CB750 “Neo Sports Café” (2018)

La lezione per l’industria

La CB750 dimostrò che affidabilità e innovazione battono il tradizionalismo. Oggi tutte le naked devono qualcosa a questo progetto.


La versione attuale

La CB750 è tornata , dopo oltre 20 anni di assenza, sul mercato dal 2023 con la CB750 Hornet, versione moderna che incarna lo spirito della sua antenata, capace di erogare 92 CV a 9.500 giri/min e 75 Nm di coppia a 7.250 giri/min su 190kg di peso, e che si porta a casa con circa 8.000 euro.


Conclusione: la regina delle moto

La Honda CB750 non fu solo una moto: fu un terremoto tecnologico che spazzò via un’epoca. A oltre 50 anni dal debutto, rimane il simbolo di quando il Giappone insegnò al mondo come si costruisce una motocicletta perfetta.

Hai mai guidato una CB750? Raccontaci la tua esperienza nei commenti!

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