Alfa Romeo Stelvio 2026: Addio al Pianale Giorgio, più moderna ma banale.

Una Rivoluzione (Non Solo Estetica)

La Alfa Romeo Stelvio è stata, fin dal suo debutto nel 2015, un simbolo di sportività e carattere italiano. Con il suo pianale Giorgio, condiviso con la Giulia, ha conquistato gli alfisti più puristi grazie a un’impostazione dinamica e un’esclusività meccanica che la distingueva dalla concorrenza.

Ora, però, la nuova generazione 2026 segna una svolta radicale: addio al pianale Giorgio, sostituito dalla piattaforma STLA Large di Stellantis, già utilizzata su modelli come la Dodge Charger e la Jeep Wagoneer S. Una scelta che riduce l’unicità della Stelvio, allineandola a SUV più mainstream del gruppo.

Design: Sportività e Influenze Junior

Dai brevetti trapelati, il design della nuova Stelvio mantiene un’impostazione aggressiva, con:

  • Linea di cintura alta e tetto spiovente, per un profilo slanciato nonostante le dimensioni (circa 4,80 metri).
  • Fari sottili e scudetto frontale riveduto, simile a quello della Junior, con prese d’aria triangolari.
  • Coda inedita, con fanali a LED a forma di scudetto, che richiama il frontale.
  • Linea più banale, con un montante C che ricorda alcune concorrenti asiatiche perdendo in riconoscibilità.

Un’estetica moderna, ma che perde parte del DNA distintivo delle Alfa Romeo più recenti, avvicinandosi allo stile di altri modelli Stellantis.

Piattaforma STLA Large: Fine di un’Era Esclusiva

La grande novità (e per molti, la grande delusione) è l’abbandono del pianale Giorgio, celebre per la sua guida brillante e l’architettura posteriore a multilink. Al suo posto, arriva la STLA Large, una piattaforma multi-energia sviluppata per modelli elettrici e ibridi.

Cosa cambia?

✔ Sospensioni più semplici (quadrilatero alto anteriore invece del doppio wishbone, multilink posteriore).
✔ Condivisione con altri SUV Stellantis (meno esclusività).
✔ Maggiore spazio interno e adattabilità alle batterie per la versione elettrica.

Una scelta dettata dai costi, ma che rischia di smorzare il carattere sportivo della Stelvio, come già accaduto con la Junior, la piccola del biscione, che è praticamente una Peugeot 2008 ricarrozzata e per giunta prodotta fuori dai confini nazionali, tanto da essere costretta a cambiare nome dall’originale Milano.

Motori: Elettrica al Top, ma Tornano i Benzina

La Stelvio 2026 sarà disponibile in diverse motorizzazioni:

  • Full Electric: Probabile una versione ad alte prestazioni con fino a 1.000 CV (erede della Quadrifoglio).
  • Ibrida Plug-in: Per chi non è pronto al full electric.
  • Benzina Turbo 2.0: Forse in versione mild hybrid, mentre i diesel sono esclusi al momento, anche se potrebbero esserci dei ripensamenti in futuro, visto che sulla versione attuale il diesel è molto apprezzato.

L’incertezza sulle vendite delle elettriche ha spinto Alfa Romeo a mantenere i motori termici, ma senza il V6 BiTurbo della attuale Quadrifoglio, che potrebbe lasciare il posto a un propulsore elettrico ad alte prestazioni.

Interni: Più Schermi, Meno Atmosfera “Driver-Oriented”?

Gli interni non sono ancora stati svelati, ma ci si aspetta:

  • Doppio display digitale (come sui modelli Stellantis più recenti).
  • Materiali premium, ma con un design meno “alfista” e più in linea con il gruppo.
  • Bagagliaio spazioso, grazie alla piattaforma modulare.
  • Infotainment più al passo coi tempi, visto che è sempre stato un punto debole di Stelvio e Giulia rispetto alla concorrenza.

La sfida sarà conservare il feeling sportivo che ha sempre caratterizzato Alfa Romeo, evitando di diventare un clone di altri SUV del gruppo.

Progresso o Addio all’Esclusività?

La nuova Alfa Romeo Stelvio 2026 segna un cambio di rotta epocale: più tecnologia, elettrificazione e costi ridotti, ma a scapito dell’unicità meccanica che l’ha resa amata dagli alfisti.

Come per la Junior, prodotta in Polonia sulla base della Peugeot 2008, con pianale e motori francesi, il rischio è che diventi un altro SUV globalizzato, perdendo quell’anima italiana e quel piacere di guida che da sempre la distingueva.

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