Il marchio MG sta vivendo un momento di grande successo in Italia, posizionandosi tra i brand più in ascesa grazie a modelli che uniscono design accattivante, tecnologia e prezzi competitivi. Con l’arrivo del nuovo MG S5, un SUV elettrico che promette di ridefinire gli standard del segmento, il brand cinese conferma la sua ambizione di conquistare il mercato europeo.
Il successo di MG in Italia: ZS e MG3 come punti di forza
Prima di parlare del nuovo S5, è impossibile non menzionare il successo che MG sta riscuotendo in Italia. Modelli come la ZS Classic, un SUV medio dall’estetica gradevole e con 5 anni di garanzia, hanno rivoluzionato il mercato offrendo un’auto spaziosa e ben equipaggiata al prezzo di un’utilitaria, con listini che partono da poco più di 15.000 euro.
A questo si aggiunge la MG3, un’utilitaria full hybrid dalle prestazioni e dal prezzo veramente competitivo, che ha saputo conquistare un pubblico sempre più ampio. Questi modelli hanno contribuito a consolidare la reputazione di MG come marchio accessibile ma di qualità, capace di offrire un’ottima relazione tra prezzo e valore.
MG S5: il futuro elettrico del marchio
Il nuovo MG S5 rappresenta un ulteriore passo avanti nella strategia del brand, puntando tutto sull’elettrificazione. Già disponibile in Cina e atteso in Europa per la primavera 2025, questo SUV elettrico è destinato a sostituire il modello ZS EV, portando con sé una piattaforma dedicata e un design innovativo.
Condividendo la base ingegneristica con la MG 4, l’S5 promette prestazioni ottimizzate e una maggiore efficienza energetica. Gli interni sono stati completamente riprogettati, con un abitacolo che unisce eleganza e funzionalità, offrendo un’esperienza di guida premium grazie all’integrazione di tecnologie all’avanguardia.
Autonomia e prezzo: un mix vincente
Il MG S5 si propone con tre varianti di autonomia nel mercato cinese dove viene venduto col nome di ES5: una versione base da 264 miglia, una intermedia da 320 miglia e una top di gamma capace di percorrere 326 miglia. Sebbene le specifiche per il mercato europeo non siano ancora state ufficializzate, è probabile che vengano mantenute configurazioni simili.
Il vero punto di forza dell’S5, tuttavia, è il suo prezzo aggressivo. Con un listino che potrebbe partire da meno di 30.000 sterline (circa 35.000 euro), il nuovo SUV elettrico si posiziona come un’opzione accessibile nel segmento, mettendo in difficoltà i competitor grazie a un mix vincente di tecnologia, design e convenienza.
MG S5: una scommessa per il futuro
L’arrivo dell’MG S5 arriva in un momento di profonda trasformazione del settore automotive, dove la mobilità elettrica sta assumendo un ruolo sempre più centrale. Con questo modello, MG dimostra di voler competere non solo sul fronte dei prezzi, ma anche su quello dell’innovazione e della sostenibilità.
Il successo di modelli come la ZS e la MG3 ha già dimostrato che il brand sa interpretare le esigenze del mercato, offrendo auto di qualità a prezzi accessibili. Con l’S5, MG si prepara a conquistare anche il segmento dei SUV elettrici, confermandosi come uno dei marchi più interessanti e dinamici del panorama automobilistico italiano ed europeo.
E voi, cosa ne pensate? L’MG S5 potrebbe diventare il prossimo punto di riferimento per chi cerca un SUV elettrico accessibile e tecnologico, o preferite restare fedeli ai modelli termici?
Le utilitarie continuano a essere una scelta popolare per chi cerca un’auto compatta, economica e versatile, perfetta per la città e i piccoli spostamenti. Con l’evoluzione della tecnologia e l’attenzione sempre maggiore all’ecosostenibilità, le utilitarie offrono un mix di efficienza, comfort e innovazione. In questo articolo, analizzeremo le migliori utilitarie disponibili sul mercato nel 2025, evidenziando pregi e difetti di ciascuna per aiutarti a fare la scelta giusta.
Purtoppo i prezzi delle auto da qualche anno si sono alzati per varie motivazioni, dalle normative ambientali al costo dei materiali, alle dotazioni di sicurezza e di ausilio alla guida diventate obbligatorie hanno fatto si che in proporzione sulle auto piú economiche l’incidenza degli aumenti si noti maggiormente, con listini praticamente raddoppiati negli ultimi 5/7 anni.
Ma nonostante gli aumenti le utilitarie sono sempre la scelta migliore e adatta alle esigenze e alle finanze di tutti, dall’unica macchina in famiglia, alla seconda auto di casa, al mezzo senza troppe pretese per andare a lavoro.
Vediamo qualche valida soluzione
1. Fiat Panda
Pregi:
Design iconico e intramontabile, che si fa in due nel 2025, con la versione storica, ora chiamata Pandina che viene affiancata da una versione piú grande, la Grande Panda, disponibile anche full eletric.
Prezzo accessibile, a partire da €15.900.
Ottima manovrabilità in città grazie alle dimensioni compatte.
Motori efficienti, con opzioni ibride e full-electric per ridurre i consumi.
Difetti:
Spazio interno limitato, soprattutto per i passeggeri posteriori.
Meno adatta ai lunghi viaggi a causa del comfort ridotto.
Perché sceglierla: La Fiat Panda rimane un’icona delle utilitarie, perfetta per chi cerca un’auto economica e pratica per la città, ora con opzioni più ecologiche.
2. Toyota Yaris
Pregi:
Tecnologia ibrida di ultima generazione, con consumi ridotti e bassissime emissioni.
Design moderno e sportivo.
Interni ben rifiniti e dotati di tecnologia avanzata, incluso un sistema multimediale touchscreen di ultima generazione.
Affidabilità Toyota, conosciuta per la longevità dei suoi veicoli.
Difetti:
Prezzo più elevato rispetto alla concorrenza (a partire da circa €24.500).
Bagagliaio non molto capiente.
Perché sceglierla: La Toyota Yaris è l’ideale per chi vuole un’auto ecologica e tecnologica, senza rinunciare allo stile.
3. Citroën C3
Pregi:
Design accattivante e personalizzabile con colori vivaci e dettagli unici, con aspetto che ricorda i SUV.
Prezzo competitivo, a partire da circa €15.000 che ne fanno una soluzione tra le piú economiche della sua categoria.
Comfort elevato grazie alla sospensione avanzata e agli interni spaziosi.
Dotazioni di serie ricche, incluso , a partire dagli allestimenti intermedi, un sistema multimediale touchscreen e connettività avanzata.
Difetti:
Prestazioni dei motori non eccellenti, soprattutto in autostrada.
Qualità dei materiali interni non premium.
Radio non presente nella versione base: per ascoltare la musica occorre collegare lo smartphone come sorgente audio
Perché sceglierla: La Citroën C3 è perfetta per chi cerca un’auto comoda e personalizzabile, con un ottimo rapporto qualità-prezzo.
4. Peugeot 208
Pregi:
Design moderno e sportivo, con interni high-tech e un’esperienza di guida coinvolgente.
Disponibile in versione elettrica (e-208) con autonomia migliorata (fino a 400 km).
Guidabilità precisa e piacevole, ideale per la città e i viaggi più lunghi.
Motori efficienti, sia benzina con opzioni ibride che elettriche.
Difetti:
Prezzo più alto rispetto ad alcune concorrenti (a partire da €21.400).
Spazio posteriore ridotto per passeggeri alti.
Motori PureTech non particolarmente affidabili, per via della cinghia a bagno d’olio che si consuma precocemente e richiede di dover fare la distribuzione giá a bassi chilometraggi
Perché sceglierla: La Peugeot 208 è un’auto dal design accattivante e tecnologica, ideale per chi vuole un’auto moderna e performante.
5. Renault Clio
Pregi:
Design elegante e raffinato, con un restyling moderno previsto per il 2025.
Motori efficienti, con opzione ibrida (E-Tech Hybrid) e diesel.
Interni spaziosi e ben rifiniti, con tecnologia avanzata di serie.
Prezzo competitivo, a partire da €19.000.
Difetti:
Versione ibrida ed elettrica leggermente più costose.
Bagagliaio non tra i più capienti della categoria.
Se si cerca una soluzione elettrificata non é competitiva rispetto alla sorella Renault 5 E-Tech di concezione molto piú moderna e full electric
Perché sceglierla: La Renault Clio è un’ottima scelta per chi cerca un’auto equilibrata, con un mix di stile, tecnologia ed efficienza.
6. Dacia Sandero
Pregi:
Prezzo molto accessibile, a partire da €13.900.
Spazio interno generoso per la categoria, ideale per famiglie.
Motori semplici ma affidabili, di derivazione Renault, con opzioni a GPL per ridurre i costi di gestione.
Dotazioni essenziali ma sufficienti per l’uso quotidiano.
Difetti:
Design e interni basici, meno premium rispetto alla concorrenza.
Meno tecnologia e comfort rispetto ad altre utilitarie.
Perché sceglierla: La Dacia Sandero è l’auto perfetta per chi cerca il massimo risparmio senza rinunciare alla praticità.
7. Opel Corsa
Pregi:
Design moderno e sportivo, .
Disponibile in versione elettrica (Corsa-e) con autonomia migliorata (fino a 420 km).
Guidabilità agile e divertente, ideale per la città e i viaggi più lunghi.
Prezzo competitivo, a partire da €19.900, spesso in promozione.
Difetti:
Spazio posteriore non molto ampio.
Prezzo della versione elettrica più elevato.
Perché sceglierla: La Opel Corsa è un’auto versatile, adatta sia alla città che ai viaggi più lunghi, con un’opzione elettrica interessante.
8. Skoda Fabia
Pregi:
Spazio interno e bagagliaio tra i più capienti della categoria.
Design sobrio ma elegante
Motori efficienti, di origine Volkswagen, e prestazioni solide, con opzioni ibride.
Prezzo accessibile, a partire da €20.700.
Difetti:
Design meno accattivante rispetto ad alcune concorrenti.
Meno tecnologia di infotainment rispetto ad altre utilitarie.
Motorizzazione diesel non piú disponibile.
Perché sceglierla: La Skoda Fabia è l’ideale per chi cerca un’auto spaziosa e pratica, con un ottimo rapporto qualità-prezzo.
Conclusioni
Le utilitarie del 2025 offrono una gamma di opzioni sempre più ampia, con modelli che spaziano dall’economia alla tecnologia avanzata. Ogni auto ha i suoi punti di forza: la Fiat Panda è l’icona intramontabile, la Toyota Yaris è la regina dell’ibrido, la Citroën C3 offre comfort e personalizzazione, la Peugeot 208 brilla per design e tecnologia, la Renault Clio è equilibrata ed elegante, la Dacia Sandero è la regina del risparmio, la Opel Corsa è versatile e sportiva, e la Skoda Fabia è spaziosa e affidabile.
Qual è la migliore per te? Dipende dalle tue esigenze: se cerchi economia e praticità, la Dacia Sandero o la Fiat Panda sono ottime scelte. Se invece vuoi un’auto più tecnologica ed ecologica, la Toyota Yaris o la Peugeot 208 potrebbero fare al caso tuo.
Hai già deciso quale utilitaria fa per te? Faccelo sapere nei commenti e condividi la tua esperienza!
Nonostante la collaborazione strategica tra Toyota e Suzuki, che vede la casa giapponese fornire modelli come la RAV4 e la Corolla per i badge engineering di Across e Swace, i due marchi continuano a competere nel segmento dei piccoli fuoristrada. Con l’uscita di scena del Suzuki Jimny dai listini europei, a causa delle sempre più stringenti norme ambientali, Toyota coglie l’occasione per presentare il suo nuovo baby Land Cruiser, un fuoristrada compatto che promette di rivoluzionare il mercato.
Un’icona in formato ridotto
Il nuovo baby Land Cruiser, atteso per la fine del 2025, rappresenta una versione compatta dell’iconico fuoristrada di Toyota. Basato sulla piattaforma IMV 0, il modello si posiziona nel segmento D con una lunghezza di circa 4,5 metri, offrendo un mix perfetto tra versatilità e maneggevolezza.
Il design mantiene il DNA robusto e affidabile del Land Cruiser, ma in un formato più adatto alla vita urbana. Le linee sono squadrate e aggressive, con dettagli che richiamano il modello originale, come la griglia frontale imponente e le protezioni laterali. Nonostante le dimensioni ridotte, il baby Land Cruiser non rinuncia alla sua vocazione fuoristrada, con una trazione integrale di serie e una gamma di motorizzazioni che include opzioni benzina, diesel e una possibile versione elettrica.
Una risposta al vuoto lasciato dal Jimny
Con un prezzo stimato intorno ai 25.000 euro, il baby Land Cruiser si propone come un’alternativa accessibile e competitiva nel segmento dei fuoristrada compatti. La scelta di utilizzare una piattaforma diversa dalla GA-F ha permesso a Toyota di mantenere i costi contenuti senza compromettere gli elevati standard qualitativi del marchio.
La scomparsa del Suzuki Jimny dai listini europei, a causa delle normative ambientali sempre più severe, ha lasciato un vuoto nel mercato che il baby Land Cruiser potrebbe riempire. Con le sue dimensioni compatte e le prestazioni fuoristrada, il nuovo modello di Toyota si rivolge a chi cerca un’auto versatile, capace di affrontare sia la città che i terreni più impervi.
Tecnologia e sostenibilità
Il baby Land Cruiser non è solo un’erede in miniatura del modello originale, ma anche un’auto moderna e tecnologicamente avanzata. L’abitacolo è progettato per offrire comfort e praticità, con materiali di alta qualità e un sistema di infotainment all’avanguardia. La possibile versione elettrica, inoltre, rappresenta un passo verso un futuro più sostenibile, senza rinunciare alla vocazione avventuriera del Land Cruiser.
Arrivo previsto nel 2026
La commercializzazione del baby Land Cruiser è prevista per l’inizio del 2026, anche se la disponibilità sul mercato europeo non è ancora stata confermata. Questo modello rappresenta la risposta di Toyota alla crescente domanda di SUV compatti, combinando l’eredità del Land Cruiser con dimensioni più gestibili e tecnologie innovative.
Con il lancio del baby Land Cruiser, Toyota dimostra ancora una volta la sua capacità di evolversi per soddisfare le esigenze di un pubblico più ampio, mantenendo intatti i valori che hanno reso il marchio un punto di riferimento nel mondo dei fuoristrada.
E voi, cosa ne pensate? Il baby Land Cruiser potrebbe diventare il nuovo punto di riferimento per gli amanti dei fuoristrada compatti, o il Jimny rimarrà insostituibile nel cuore degli appassionati?
Il mercato automobilistico italiano sta vivendo una trasformazione significativa con l’arrivo sempre più massiccio di case automobilistiche cinesi. Questi brand, che un tempo erano considerati di nicchia, stanno guadagnando popolarità grazie a proposte competitive in termini di design, tecnologia e prezzo.
E con gli aumenti di prezzo delle automobili, quasi raddoppiati negli ultimi anni, per restare nel budget si é costretti a guardarsi intorno e valutare soluzioni che fino a qualche tempo non ci sarebbero neanche venute in mente, come le auto di un paese che non ha grande tradizione automobilistica come la Cina, ma che sta recuperando in fretta grazie a tecnologie innovative, specie sull’elettrico, qualitá ormai comparabile ai prodotti occidentali e soprattutto prezzi competitivi.
Vediamo le principali case automobilistiche cinesi disponibili in Italia, distinguendo tra i marchi più grandi e importanti importati direttamente e quelli che operano attraverso importatori locali che spesso rimarchiano con un proprio brand veicoli di origine cinese.
E la differenza non é un dettaglio, perché la disponibilitá di ricambi e assistenza sono il tallone d’achille dei nuovi marchi, e la presenza di una struttura efficiente e dei magazzini ricambi forniti fanno la differenza, visto che attendere per mesi un ricambio , magari a seguito di un guasto o di un’incidente, potrebbe significare stare senza auto con problemi logistici e spese inattese, cosa che potrebbe capitare con importatori non troppo strutturati che devono gestire un catalogo di prodotti di differente origine perché si avvalgono di piú fornitori con ricambi incompatibili tra i vari modelli trattati.
E’ quindi bene informarsi prima dell’acquisto della disponibilitá di centri di assistenza, ricambi e tempi di gestione , anche sentendo chi ha giá acquistato automobili di questi brand per capire la serietá dell’assistenza, sia a livello dei riparatori ufficiali che dei magazzini ricambi.
I grandi marchi cinesi
BYD (Build Your Dreams) BYD è uno dei nomi più riconosciuti nel panorama automobilistico cinese, specializzato in veicoli elettrici e ibridi e tra i principali produttori mondiali di batterie per veicoli elettrici. Con una forte presenza globale, BYD ha iniziato a conquistare il mercato italiano con modelli come la BYD Han, una berlina elettrica di lusso, e la BYD Seal U, un SUV plug-in hybrid, il SUV medio Atto, o il piú piccolo Dolphin. La strategia di BYD si basa su tecnologie all’avanguardia, come le batterie al litio-ferro-fosfato, che garantiscono autonomie competitive e una maggiore durata.
MG Motor Acquistata dal colosso cinese SAIC Motor, MG Motor è un marchio storico britannico che oggi produce veicoli in Cina. In Italia, MG si sta facendo notare con modelli come la MG ZS, un SUV compatto dal prezzo molto competitivo , disponibile anche elettrico, e la MG5, una station wagon full-electric o la utilitaria full hybrid MG3. MG combina design moderno, tecnologia avanzata e prezzi accessibili, puntando a un pubblico giovane e attento all’ambiente.
Lynk & Co Lynk & Co, parte del gruppo Geely (proprietario anche di Volvo e con cui condivide la tecnologia), è un marchio giovane e innovativo che punta su modelli ibridi ed elettrici. In Italia, Lynk & Co sta iniziando a farsi conoscere con il modello 01, un SUV compatto ibrido plug-in che offre un approccio moderno alla mobilità, incluso un sistema di noleggio flessibile o la crossover coupe elettrica 02.
Leapmotor Leapmotor è un marchio cinese emergente specializzato in veicoli elettrici salito alla ribalta per la collaborazione con gruppo Stellantis che si occupa della distribuzione dei suoi modelli al di fuori della Cina. Con modelli come la Leapmotor C10, un SUV elettrico con autonomia competitiva e design futuristico, o la piccola utilitaria a batteria T03 dal prezzo particolarmente competitivo, il brand sta cercando di posizionarsi come alternativa accessibile nel segmento delle auto elettriche.
Jaecoo e Omoda Jaecoo e Omoda sono due nuovi marchi del gruppo Chery, focalizzati rispettivamente su SUV robusti e veicoli urbani moderni. Jaecoo punta su design audaci e prestazioni fuoristrada, mentre Omoda si rivolge a un pubblico giovane con modelli come l’Omoda 5, un crossover compatto dal design accattivante.
Marchi cinesi importati e/o rimarchiati da importatori locali
Oltre ai grandi marchi importati direttamente, ci sono diverse case automobilistiche cinesi che entrano nel mercato italiano attraverso importatori locali. Questi veicoli, spesso rimarchiati con marchi locali, sono comunemente disponibili in Cina con altro nome ma vengono adattati per soddisfare le esigenze del pubblico europeo.
DR Automobiles DR Automobiles è uno degli importatori più noti in Italia che, dopo essersi occupato in passato di competizioni automobilistiche, grandi concessionarie e importazione di automobili supersportive ora si occupa di personalizzare nei propri stabilimenti di Macchia d’Isernia prodotti di origine cinese, occupandosi in qualche caso dell’assemblaggio di semi lavorati provenienti dalla Cina. Il brand offre modelli cinesi rimarchiati, come la DR 5.0 (basata sulla Chery Tiggo 5X) e la DR 6.0 (derivata dalla Chery Tiggo 7 Plus). Questi veicoli combinano design accattivante e tecnologia a un prezzo accessibile, rendendoli interessanti per chi cerca un’alternativa economica ai marchi tradizionali e che hanno avuto un discreto successo che li ha portati ad espandersi in altre nazioni europee e a far nascere nuovi marchi per gestire i prodotti di differenti case costruttrici partner .
EVO EVO è il marchio lowcost del gruppo DR che propone sempre veicoli cinesi rimarchiati ma di fascia piú economica, nato all’inizio per poter continuare a tenere a listino i prodotti piú vecchi della gamma DR dopo l’uscita dei nuovi modelli si é evoluto importando auto di diversi produttori rispetto alle Chery destinate al brand DR . Tra i modelli più popolari c’è l’EVO 5, un SUV compatto basato sulla Beijing X3, la EVO4 basata sulla JAC Refine S3 o la piccola crossover EVO3 basata sulla JAC T40, sino al pickup Cross4. EVO si rivolge a chi cerca un’auto pratica ed economica, senza rinunciare a un design moderno e a dotazioni di serie complete.
SportEquipe, Tiger e ICH-X Il gruppo molisano DR a seguito del successo dei marchi DR e EVO ha ulteriormente differenziato la propria importazione con brand specifici per differenziare il produttore originale o segmenti particolari di mercato facendo nascere SportEquipe per i prodotti premium, ICH-X per quelli di indole off road e Tiger , nato riportando in vita uno storico marchio sportivo inglese, per importare prodotti di derivazione DongFeng Motors.
Cirelli Cirelli è un importatore italiano , di proprietá di una nota famiglia famosa nel mondo automobilistico, che offre veicoli cinesi rimarchiati col proprio nome, di origine DongFeng. E’ salita alle cronache per una diatriba legale con il gruppo DR sull’importazione di uno stesso particolare modello cinese venduto con tre marchi e nomi diversi da importatori differenti (Forthing , Tiger e Cirelli), giocando su limitazioni geografiche poco chiare nei contratti col fornitore cinese. Questi modelli sono apprezzati per il loro rapporto qualità-prezzo e per le dotazioni di serie complete.
EMC EMC (Eurasia Motor Company) è un importatore che da anni si concentra su veicoli cinesi, e che ha iniziato portando in italia i prodotti di Great Wall Motors per poi diventare un marchio a se stante. Tra i modelli disponibili c’è la Yudo, un’auto urbana elettrica che punta alla praticità e all’efficienza o i suv Quattro e Sei, disponibili anche a GPL.
Foton Foton è un marchio cinese specializzato in veicoli commerciali e SUV. In Italia, Foton è presente con modelli come il Foton Tunland, un pick-up robusto e versatile, ideale per chi cerca un veicolo da lavoro o per avventure fuoristrada, viene importato da EMC.
SWM SWM, acronimo di Speedy Working Motors, è uno storico marchio motociclistico italiano di proprietá del gruppo cinese ShineRay, che produce automobili e motociclette. In Italia, oltre alla produzione di moto nello stabilimento ex Husqwarna di Biandronno, SWM si occupa di importare automobili prodotte in Cina come il SWM G01, un SUV compatto che combina design italiano (grazie alla collaborazione con lo studio Torino Design) e tecnologia cinese.
DFSK Marchio cinese inizialmente nato da una joint venture tra il costruttore DongFeng e il gruppo industriale Sokon, con quest’ultimo che ne ha preso le redini per costruire veicoli commerciali e vetture low cost come la serie Glory declinata in vari modelli e attualmente importata da un importatore locale e disponibile presso una estesa rete di concessionari.
Perché Scegliere un’Auto Cinese?
Le case automobilistiche cinesi stanno investendo pesantemente in ricerca e sviluppo, offrendo veicoli sempre più competitivi. Ecco alcuni motivi per considerare un’auto cinese:
Prezzi Accessibili: Le auto cinesi sono spesso più economiche rispetto ai modelli europei o giapponesi di pari categoria.
Tecnologia Avanzata: Molti brand cinesi offrono dotazioni di serie ricche, come sistemi di infotainment avanzati e sistemi di guida assistita.
Focus sull’Elettrico: La Cina è leader nella produzione di veicoli elettrici, con modelli che offrono autonomie sempre maggiori e tecnologie innovative.
Il mercato automobilistico italiano sta diventando sempre più variegato grazie all’arrivo delle case automobilistiche cinesi. Che si tratti di grandi marchi come BYD e MG Motor o di marchi di importatori come DR Automobiles e EVO, le opportunità per i consumatori sono numerose. Se stai cercando un’auto economica, tecnologica o elettrica, i brand cinesi meritano sicuramente un’occhiata.
Con la presentazione della nuova Lotus Emira Turbo SE, il marchio britannico chiude un capitolo della sua storia gloriosa, segnando la fine di un’epoca. La Emira, infatti, rappresenta l’ultima auto a motore termico di casa Lotus, un’eredità che si spegne dopo l’uscita di produzione della leggendaria Elise e in un momento in cui il brand, sotto la nuova proprietà, si sta orientando esclusivamente verso veicoli elettrici come il controverso SUV Eletre.
L’ultimo omaggio alla tradizione sportiva
La Emira Turbo SE è un tributo alla filosofia che ha reso Lotus un’icona nel mondo delle sportive: leggerezza, potenza e un rapporto peso-potenza impeccabile, valori cari al fondatore Colin Chapman. Equipaggiata con un motore quattro cilindri turbo 2.0 di derivazione AMG, la Emira eroga 400 CV, raggiunge una velocità massima di 290 km/h e scatta da 0 a 100 km/h in soli 4 secondi.
Il design della Emira è un mix di aggressività ed eleganza, con una carrozzeria in Grigio Zinco, cerchi forgiati da 20 pollici e pinze freno rosse che ne accentuano il carattere sportivo. L’abitacolo, rivestito in Alcantara, è un concentrato di tecnologia e stile, con dettagli come il badge e i terminali di scarico in nero che completano l’estetica raffinata.
Un’eredità che si spegne
La Emira Turbo SE si affianca alla versione V6 3.5 litri, anch’essa con 400 CV, ma disponibile con trasmissione manuale o automatica a 6 rapporti. La Turbo SE, invece, adotta un cambio DCT a 8 velocità e si propone sul mercato con un prezzo di 113.690 euro, leggermente inferiore rispetto ai 116.790 euro della V6.
Tuttavia, ciò che rende la Emira un modello così speciale non sono solo le sue prestazioni, ma il fatto che rappresenti l’ultimo baluardo di una filosofia che sta scomparendo. Con l’uscita di produzione della Elise e l’arrivo di modelli elettrici come l’Eletre, Lotus sembra aver abbandonato quel concetto di leggerezza e purezza che l’ha resa celebre.
Il futuro elettrico e la fine di un’era
Da quando ha cambiato proprietà, Lotus ha intrapreso un percorso che punta tutto sull’elettrificazione. L’Eletre, il primo SUV elettrico del brand, è l’emblema di questa nuova direzione, ma è anche un modello che si allontana dall’essenza stessa di Lotus. Il rapporto peso-potenza, tanto caro a Chapman, sembra essere stato sacrificato in nome di una modernità che, sebbene affascinante, rischia di snaturare l’identità del marchio.
La Emira, quindi, non è solo un’auto: è un simbolo. È l’ultimo sussulto di un’era in cui le sportive erano leggere, potenti e pensate per chi ama la guida pura. Con il suo motore termico e il suo design accattivante, la Emira chiude un cerchio, lasciando gli appassionati con un mix di nostalgia e speranza per il futuro.
Un’occasione da non perdere
Gli ordini per la Emira Turbo SE sono già aperti, ma chi desidera assicurarsi uno degli ultimi esemplari di sportiva pura firmata Lotus dovrà affrettarsi. La consegna è prevista a partire da aprile 2025, e non c’è dubbio che questa vettura diventerà un oggetto di culto per i collezionisti.
E voi, cosa ne pensate? La Emira rappresenta davvero l’ultimo baluardo di una filosofia in via di estinzione, o il futuro elettrico di Lotus saprà sorprenderci mantenendo intatto lo spirito del brand?
Il mercato automobilistico sta vivendo una trasformazione epocale: le utilitarie, da sempre simbolo di praticità ed economia, stanno lentamente scomparendo, sostituite dai piccoli SUV. In questo contesto, Volkswagen si prepara a lanciare un nuovo modello che potrebbe segnare un ulteriore passo in questa direzione: il Tera, un SUV compatto di origine brasiliana che presto potrebbe arrivare anche in Europa.
Volkswagen Tera: design moderno e tecnologia avanzata
Presentato in anteprima durante il celebre Carnevale di Rio de Janeiro, il Tera è stato progettato e sviluppato specificamente per il mercato brasiliano, ma le sue caratteristiche lo rendono un candidato ideale per conquistare anche il pubblico europeo. Con un design moderno che unisce il DNA Volkswagen a dettagli esclusivi, come la striscia luminosa posteriore e la griglia frontale a nido d’ape, il Tera si distingue per un’estetica accattivante e contemporanea.
Le dimensioni compatte, circa 4 metri di lunghezza, lo rendono perfetto per la mobilità urbana, mentre l’interno è un concentrato di tecnologia e praticità. La strumentazione completamente digitale e il sistema di infotainment connesso sono solo alcune delle caratteristiche che rendono questo SUV un’opzione allettante per chi cerca un’auto moderna e ben equipaggiata.
Motore e piattaforma: prestazioni e affidabilità
Sotto il cofano, il Tera è equipaggiato con un motore 1.0 turbo tre cilindri da 116 CV, abbinato a un cambio automatico a sei marce e trazione anteriore. La piattaforma utilizzata è la collaudata MQB A0, già impiegata con successo su altri modelli del gruppo Volkswagen, garantendo un’ottima combinazione di prestazioni ed efficienza.
Un prezzo competitivo e una possibile sostituzione per la Polo
Con un prezzo stimato tra i 16.000 e i 22.000 euro, il Tera si posiziona come un’opzione accessibile nel segmento dei SUV compatti. Ma ciò che rende questo modello particolarmente interessante è il suo potenziale ruolo nel mercato europeo. Con il declino delle utilitarie, modelli come la Polo potrebbero presto lasciare spazio a veicoli più versatili e moderni come il Tera.
La Polo, da sempre un’icona nel segmento delle city car, potrebbe quindi essere sostituita da questo piccolo SUV, che offre maggiore spazio, una guida più elevata e un design più adatto alle tendenze attuali. Sebbene al momento ufficialmente non siano previste esportazioni al di fuori del Brasile, anche il Nivus non avrebbe dovuto lasciare i confini carioca ma è finito per essere commercializzato in Europa col nome di Taigo e questo lascia ben sperare per una futura introduzione del Tera nel Vecchio Continente, magari con un nome differente.
Il futuro delle utilitarie e l’ascesa dei piccoli SUV
Il lancio del Tera riflette una tendenza sempre più evidente: i piccoli SUV stanno prendendo il posto delle tradizionali utilitarie, offrendo maggiore versatilità e un’immagine più robusta e moderna. Per Volkswagen, questo modello rappresenta un’opportunità per rafforzare la propria presenza in un segmento in forte crescita, sia in Brasile che, potenzialmente, in Europa.
Il Tera potrebbe quindi non solo essere un nuovo arrivato nel panorama automobilistico, ma anche un simbolo del cambiamento in atto, segnando la fine di un’era per le utilitarie e l’inizio di una nuova fase dominata dai SUV compatti.
E voi, cosa ne pensate? Sareste pronti a dire addio alla Polo per passare a un SUV come il Tera?
Il mese di febbraio 2025 ha confermato alcune tendenze interessanti nel mercato automobilistico italiano, con sorprese e conferme che delineano un panorama sempre più dinamico e competitivo. Secondo i dati diffusi dall’UNRAE, la classifica delle vendite vede ancora una volta la FIAT Panda dominare incontrastata, ma non mancano i colpi di scena tra i marchi che stanno guadagnando quote di mercato e quelli che, invece, faticano a mantenere il passo.
FIAT Panda: un’icona senza rivali
La FIAT Panda si conferma regina indiscussa del mercato italiano, con 11.896 unità vendute a febbraio e un totale di 25.224 immatricolazioni nei primi due mesi del 2025. Questo modello, simbolo di praticità ed efficienza, continua a conquistare il cuore degli italiani, dimostrando una resilienza e un appeal che pochi riescono a eguagliare.
Dacia e Jeep: i grandi protagonisti della crescita
Tra i marchi che stanno vivendo una fase di forte crescita spiccano Dacia e Jeep. La Dacia Sandero, al secondo posto con 5.896 vendite a febbraio e 11.473 nei primi due mesi dell’anno, conferma il suo successo come auto accessibile ma ricca di contenuti. Anche la Dacia Duster si posiziona bene, con 3.512 unità vendute a febbraio e un totale di 7.875 immatricolazioni, segnando un +12% rispetto allo stesso periodo del 2024.
Jeep, invece, continua a cavalcare l’onda del successo del modello Avenger, che si piazza al quarto posto con 4.665 vendite a febbraio e 9.350 nei primi due mesi. Questo SUV compatto, apprezzato per il design moderno e le prestazioni, sta diventando un punto di riferimento per chi cerca un’auto versatile e tecnologica.
Toyota: la Yaris e la Yaris Cross tengono il passo
Toyota conferma la sua presenza solida nel mercato italiano, con la Yaris e la Yaris Cross che si posizionano rispettivamente al quinto e nono posto. La Yaris, con 3.567 vendite a febbraio, e la Yaris Cross, con 2.989 unità, dimostrano come il brand giapponese continui a puntare con successo su modelli ibridi ed eco-friendly, in linea con le esigenze di un mercato sempre più attento alla sostenibilità.
Chi perde terreno?
Non tutti i marchi, però, possono festeggiare. Volkswagen, ad esempio, pur mantenendo una presenza significativa con modelli come il T-Roc e il Tiguan, registra un calo di interesse rispetto ai competitor. Il T-Roc, con 2.737 vendite a febbraio, e il Tiguan, con 2.016 unità, mostrano un leggero declino rispetto ai mesi precedenti, segnalando una possibile saturazione nel segmento dei SUV compatti.
Anche Renault fatica a mantenere il passo, con modelli come la Captur e la Clio che, pur restando nella top 20, non riescono a replicare i numeri dei rivali diretti. La Captur, con 2.251 vendite a febbraio, e la Clio, con 1.965 unità, evidenziano una perdita di appeal rispetto a marchi più aggressivi sul fronte del design e della tecnologia.
Le sorprese: MG e BYD in ascesa
Tra le sorprese positive del mese spicca MG, che con la ZS e la MG3 sta conquistando sempre più spazio nel mercato italiano. La ZS, con 3.177 vendite a febbraio, e la MG3, con 1.088 unità, dimostrano come il brand cinese stia puntando su un mix di design, tecnologia e prezzi competitivi per attirare nuovi clienti.
Anche BYD, con il modello Seal U, inizia a farsi notare, posizionandosi al 45° posto con 837 vendite. Questo marchio, leader nel settore delle auto elettriche, potrebbe rappresentare una vera e propria minaccia per i competitor europei nei prossimi mesi.
Il mercato automobilistico italiano a febbraio 2025 conferma una forte polarizzazione tra i modelli di successo e quelli in difficoltà. Mentre FIAT, Dacia e Jeep continuano a dominare, marchi come Volkswagen e Renault devono rinnovare la loro offerta per non perdere ulteriori quote di mercato. Intanto, i nuovi player come MG e BYD stanno dimostrando di avere tutte le carte in regola per diventare protagonisti del futuro.
Il 2025 si prospetta come un anno di grandi sfide e opportunità, con l’elettrificazione e la sostenibilità al centro delle strategie di tutti i principali costruttori. Resta da vedere chi saprà cogliere al meglio queste tendenze e conquistare il cuore degli automobilisti italiani.
Fonti: UNRAE, dati aggiornati al 28 febbraio 2025.