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  • Land Rover Defender 2026: il restyling che rinnova il mito senza tradirlo

    Land Rover Defender 2026: il restyling che rinnova il mito senza tradirlo

    A cinque anni dal lancio dell’attuale generazione, la Land Rover Defender si aggiorna con un restyling che ne rafforza il carattere avventuriero, senza stravolgerne l’iconico design. Nuovi dettagli estetici, tecnologie avanzate e una maggiore personalizzazione caratterizzano il Model Year 2026, disponibile in tutte le versioni: Defender 90, 110, 130 e la prestazionale Octa.


    Estetica: più robusta e distintiva

    La Defender rimane fedele al suo stile inconfondibile, ma con piccole ma significative modifiche:

    • Paraurti ridisegnati (anteriore e posteriore) per un look più moderno.
    • Nuovi inserti sul cofano e prese d’aria laterali dal design più aggressivo.
    • Fari full-LED con firma luminosa rinnovata e fanali posteriori a filo con finitura scura per un effetto più pulito.
    • Nuove tinte tra cui il Borasco Grey e il Woolstone Green.
    • Cerchi in lega fino a 22 pollici per un tocco ancora più imposing.

    Abitacolo: tecnologia e comfort da fuoristrada

    L’interno della Defender si evolve con migliorie tecnologiche e funzionali:

    • Nuovo schermo multimediale da 13,1 pollici (il più grande mai montato su una Defender).
    • Console centrale riprogettata per ottimizzare lo spazio a bordo.
    • Cruise Control Adattivo Off-Road: una novità assoluta che regola automaticamente la velocità su terreni sconnessi, mantenendo il comfort impostato dal guidatore.
    • Sistema di monitoraggio dell’attenzione con telecamera interna che avvisa in caso di distrazione.

    Defender Octa: la versione più estrema si fa ancora più esclusiva

    La Defender Octa, top di gamma con V8 biturbo 4.4 da 635 CV, riceve ulteriori opzioni di personalizzazione:

    • Nuove colorazioniSargasso BluePatagonia White Wrap (opaco, disponibile fine 2025) e Borasco Grey.
    • Finitura Twxture Graphite per un look ancora più aggressivo.
    • Dettagli in fibra di carbonio smussata (esterni e interni).
    • Pellicola protettiva opaca e 4 combinazioni di colori per gli interni.
    • Scelta ampliata di cerchi e pneumatici per chi cerca massima prestanza estetica e prestazionale.

    Verdetto: evoluzione senza rivoluzione

    La Defender 2026 non stravolge la formula vincente, ma la perfeziona con:
    ✅ Design più moderno senza perdere l’identità originale.
    ✅ Tecnologie avanzate per chi ama l’avventura (cruise off-road, schermo gigante).
    ✅ Maggior personalizzazione, specie sulla Octa V8.

    Punti deboli?
    ❌ Prezzo elevato (soprattutto per la Octa).
    ❌ Peso e consumi non certo da city car.

  • Abarth torna ai motori termici: addio all’elettrico, torna il sound autentico

    Abarth torna ai motori termici: addio all’elettrico, torna il sound autentico

    Dopo un breve flirt con l’elettrico, Abarth fa marcia indietro e ritorna ai motori termici, abbandonando l’idea di essere un marchio esclusivamente elettrificato. Una notizia che farà felici gli appassionati, soprattutto perché significa il ritorno del ruggito autentico dello Scorpione, senza più bisogno di altoparlanti che ne simulino il sound.

    La conferma ufficiale: Abarth non sarà solo elettrica

    Nei mesi scorsi si parlava di un possibile ripensamento da parte di Stellantis, ma ora la svolta è ufficiale. Il CEO di Fiat, Olivier François, ha dichiarato che il futuro di Abarth non sarà solo elettrico, aprendo le porte a una nuova generazione di modelli termici o ibridi.

    La mossa arriva dopo le deludenti vendite delle Abarth elettriche, come la 500e Scorpissima, che non hanno convinto gli storici fan del brand. Ma quali motori potrebbero tornare sotto il cofano delle prossime Abarth?


    Quale motori per la nuova Abarth 500?

    L’ultima Abarth 595 con motore termico (il 1.4 T-Jet da 165-180 CV) è appena uscita di produzione, ma la sua eredità potrebbe continuare. La 500 elettrica, infatti, potrebbe presto ricevere una versione ibrida, visto che Fiat sta già testando una 500 Hybrid con un 3 cilindri 1.0 da 70 CV.

    Tuttavia, per una vera Abarth, servirebbe più potenza:

    • Opzione 1: Un 1.4 turbo rivisitato, magari in versione mild-hybrid.
    • Opzione 2: Un nuovo 3 cilindri turbo ibrido (simile a quello della Jeep Avenger), potenziato oltre i 150 CV.

    E la Abarth 600? Un ritorno alla tradizione

    Mentre la 500 potrebbe rimanere ibrida, la 600 ha maggiori possibilità di tornare full-combustion. La base c’è già: la Fiat 600 monta un 1.2 turbo 3 cilindri (lo stesso della Jeep Avenger e Alfa Romeo Junior), che nella versione ibrida eroga 145 CV.

    Una Abarth 600 termica potrebbe quindi avere:

    • 1.2 turbo potenziato (fino a 170-180 CV).
    • Trazione anteriore o integrale (come sulla Jeep Avenger 4×4).
    • Sound originale, senza finti rumori digitali.

    I primi indizi: prototipi avvistati a Mirafiori

    Nei pressi dello stabilimento Mirafiori, sono stati avvistati alcuni prototipi di Abarth 600 con un frontale modificato e una presa d’aria più grande, tipica dei motori termici. Questo suggerisce che Stellantis sta già lavorando a una versione a benzina o ibrida.


    Conclusioni: Abarth torna alle origini

    Con questa decisione, Abarth ascolta i suoi fan e riabbraccia la filosofia che l’ha resa celebre: motori esplosivi, sound ruggente e guida adrenalinica. L’elettrico non è stato abbandonato del tutto, ma il futuro dello Scorpione sarà più variegato, con modelli termici e ibridi pronti a riaccendere la passione degli appassionati.

    E tu, cosa ne pensi? Preferisci l’Abarth elettrica o non vedi l’ora che torni il rombo del motore termico?

  • Panduccia: la rinascita elettrica della mitica Panda 4×4 firmata Garage Italia

    Panduccia: la rinascita elettrica della mitica Panda 4×4 firmata Garage Italia

    Panduccia: quando l’icona italiana diventa elettrica

    In un’epoca di transizione ecologica, anche le auto più amate stanno vivendo una seconda vita green. È il caso della Panduccia, la versione elettrica della mitica Fiat Panda 4×4 degli anni ’80, trasformata in un veicolo a zero emissioni dall’atelier automobilistico Garage Italia Customs, il brand di personalizzazione fondato da Lapo Elkann, rampollo della famiglia Agnelli.

    Garage Italia: l’eccellenza italiana nel restomod

    Nato nel 2015 per volontà di Lapo Elkann, Garage Italia Customs rappresenta l’eccellenza italiana nella personalizzazione di veicoli. Con sede a Milano, l’azienda si è specializzata in:

    • Restomod di auto iconiche
    • Personalizzazioni su misura
    • Progetti di elettrificazione attraverso il programma ICON-e

    Il progetto Panduccia si inserisce proprio in questa filosofia, combinando tradizione e innovazione in un’operazione che ha dell’audace: trasformare una delle auto più amate dagli italiani in un veicolo moderno e sostenibile.


    La genesi del progetto: da Culuccia al mondo

    L’idea della Pandaccia nasce da un’esigenza concreta. Marco Boglione, imprenditore torinese della moda, famoso per marchi come Kway, Superga o Sebago e proprietario dell’Isola di Culuccia in Sardegna, voleva un mezzo per muoversi nella sua tenuta che fosse:

    • Eco-compatibile per muoversi nella tenuta
    • Capace di affrontare i 20km di sterrati dell’isola
    • Discreto nel paesaggio naturale

    La scelta è caduta sulla Panda 4×4 prima serie, trasformata in elettrica grazie alla collaborazione tra:

    • Garage Italia Customs (design e personalizzazione), famoso per la personalizzazione di iconici modelli automobilistici italiani e non
    • Newtron Group (conversione elettrica), azienda siciliana specializzata nella conversione elettrica e retrofit di autovetture.

    Caratteristiche tecniche: cuore elettrico, anima off-road

    Esterno: design iconico, dettagli moderni

    • Livrea “Sabbia di Culuccia” (ispirata ai colori dell’isola)
    • Ruota di scorta posteriore
    • Prese d’aria sul cofano
    • Barre LED sul tetto

    Interni: essenziali ma tecnologici

    • Sedili in struttura tubolare metallica con tessuti ignifughi verdi
    • Cruscotto digitale che richiama lo stile originale
    • Aria condizionata e servosterzo (assenti nell’originale)

    Meccanica: la rivoluzione elettrica

    • 2 motori brushless (uno per asse)
    • Trazione integrale permanente
    • Autonomia: 140 km
    • Velocità massima: limitata a 90 km/h
    • Capacità off-road:
      • Supera guadi da 50 cm
      • Affronta pendenze oltre i 40°

    Quanto costa e come acquistarla

    Garage Italia offre tre versioni della Panda 4×4:

    1. Termica originale: da €35.000
    2. Ibrida: prezzo su richiesta
    3. Elettrica (Panduccia): da €45.000

    Il prezzo riflette l’artigianalità del processo:

    • Ogni esemplare è unico
    • Personalizzabile in ogni dettaglio
    • Conversione elettrica su misura

    Il programma ICON-e: il futuro del restomod green

    La Panduccia non è un caso isolato, ma parte del programma ICON-e di Garage Italia, che include:

    • Elettrificazione di auto storiche
    • Personalizzazioni su misura
    • Progetti speciali per clienti selezionati

    Un’iniziativa che guarda al futuro senza dimenticare le radici, trasformando le icone del passato in veicoli contemporanei.


    Conclusioni: un’operazione nostalgia o il futuro della mobilità?

    La Pandaccia rappresenta:
    ✔️ Un ponte tra passato e futuro
    ✔️ La dimostrazione che l’elettrico può essere emozionante
    ✔️ Un’alternativa artigianale alla produzione di massa

    Cosa ne pensi? Acquistaresti una Panda storica trasformata in elettrica o preferisci l’originale a benzina?

  • Volkswagen e SAIC Maxus: nasce il nuovo pickup per il Sud America

    Volkswagen e SAIC Maxus: nasce il nuovo pickup per il Sud America

    Volkswagen Punta sul Sud America: un Nuovo Pickup in Collaborazione con SAIC Maxus

    Mentre l’Europa affronta le sfide dei dazi commerciali, Volkswagen guarda al Sud America con un ambizioso progetto: un nuovo pickup sviluppato in collaborazione con il gruppo cinese SAIC Maxus e prodotto nello storico stabilimento di Pacheco, in Argentina, a partire dal 2027.

    planta pacheco

    Un Investimento da 580 Milioni di Dollari

    Volkswagen ha annunciato un massiccio investimento di 580 milioni di dollari per modernizzare lo stabilimento argentino di Pacheco, dove già oggi viene prodotta l’attuale Amarok, costruita su una piattaforma condivisa con Ford che fa da base al Ranger, venduto anche in Europa e costruito in Sud Africa.
    L’obiettivo è rilanciare il segmento dei pickup in Sud America, un mercato in cui i veicoli robusti e versatili sono sempre molto richiesti.

    • Fine produzione del Taos: per lasciare spazio al nuovo modello, la produzione del SUV Taos sarà gradualmente interrotta.
    • Piattaforma multi-energetica: il pickup sarà sviluppato su un telaio a longheroni, condiviso al 50% con altri modelli Maxus.
    • Design ancora top secret: un’anteprima arriva dallo schizzo del designer JC Pavone, che suggerisce linee moderne e un’impronta robusta.
    maxus deliver 9

    SAIC Maxus: Chi è il Partner Cinese di Volkswagen?

    SAIC Maxus (originariamente LDV, un marchio britannico acquisito da SAIC nel 2009) è un costruttore cinese specializzato in furgoni, pickup e veicoli commerciali. Noto in Europa per modelli come il Maxus T90EV (pickup elettrico) e il eDeliver 3 (furgone elettrico), o per i furgoni diesel della serie Deliver concorrenti di Ducato e Transit, Maxus sta espandendo la sua presenza globale.

    Questa collaborazione con Volkswagen non interferirà con l’attuale partnership tra VW e Ford per l’Amarok globale (prodotto in Sudafrica), ma punta a creare un pickup specifico per il mercato sudamericano, più accessibile e adatto alle esigenze locali.

    peugeot landtrek

    Ma non è l’unico pickup di origine cinese in sudamerica, basti pensare al Peugeot Landtrek o al suo clone Fiat Titano basati sul Changan Kaicene F70.

    Bisogna anche ricordare che i pickup economici sono molto richiesti tra Brasile e Argentina, e a conferma di questo ricordiamo che lo scettro di vettura piú venduta in Brasile é della Fiat Strada.

    fiat strada

    Cosa Sappiamo del Nuovo Pickup?

    • Motorizzazioni: sarà disponibile con più opzioni, tra cui benzina, diesel e ibrido.
    • Produzione: nello stabilimento di Pacheco, dove sono state costruite oltre 770.000 Amarok.
    • Tecnologia: verranno introdotte nuove soluzioni produttive per migliorare efficienza e sostenibilità.

    Perché Questa Mossa è Importante?

    • Volkswagen vuole rafforzare la sua presenza in Sud America, dove i pickup sono veicoli di lavoro e lifestyle.
    • SAIC Maxus guadagna visibilità e know-how tecnologico.
    • L’Argentina consolida il suo ruolo di hub produttivo per il mercato latinoamericano.
    bozzetto nuovo amarok

    Conclusioni

    Il nuovo pickup Volkswagen-SAIC Maxus segna un cambio di strategia: invece di puntare solo sull’Europa e gli USA, il gruppo tedesco guarda ai mercati emergenti, dove la domanda di veicoli robusti e versatili è in crescita.

    Sarà un degno successore dell’Amarok? Lo scopriremo nel 2027!

  • Alpine A390: la nuova era elettrica del marchio francese si prepara al debutto

    Alpine A390: la nuova era elettrica del marchio francese si prepara al debutto

    Alpine A390: la Rivoluzione Elettrica che Omaggia la Leggendaria A110

    a390 retro

    Dopo il lancio della A290, Alpine si prepara a compiere un nuovo passo verso l’elettrificazione con la A390, un modello inedito che non deriva da nessuna Renault e che verrà svelato ufficialmente il 27 maggio 2025 nella storica sede di Dieppe.

    Un po’ di Storia: Alpine, dal Rally all’Elettrico

    Nata nel 1955 per volontà di Jean Rédélé, Alpine ha costruito la sua fama su auto leggere e sportive, come la mitica A110, icona degli anni ’70 e dominatrice nei rally. Dopo un periodo di pausa, il marchio è rinato sotto l’ala di Renault, puntando ora su prestazioni e sostenibilità.

    a290

    Con la A290, Alpine ha dimostrato che l’elettrico può essere divertente, ma con la A390 vuole andare oltre: una fastback sportiva a 5 posti, che unisce l’agilità della A110 alla praticità di un’auto di tutti i giorni.

    Alpine A390: Design e Tecnologia

    La A390 è una fastback lunga 4,61 metri, larga 1,88 m e alta 1,53 m, con linee aggressive e un’impronta chiaramente sportiva. Per garantire un’esperienza di guida all’altezza del DNA Alpine, la casa francese ha sviluppato:

    • Alpine Active Torque Vectoring: un sistema che migliora la dinamica di guida (dettagli ancora top secret).
    • Tre motori elettrici e cinque modalità di guida, tra cui una Track Mode per la massima personalizzazione dell’ESC.
    • Pneumatici Michelin Pilot Sport EV su cerchi da 20 o 21 pollici, studiati per l’elettrico.
    • Alpine Drive Sound: due suoni artificiali, uno sportivo ispirato alla A110 e uno più rilassato per la city.

    A390 vs A110: Due Anime a Confronto

    CaratteristicaAlpine A110Alpine A390
    TipoCoupé 2 porteFastback 5 porte
    MotorizzazioneTermica (1.8 turbo)Elettrica (3 motori)
    Lunghezza4,18 m4,61 m
    FilosofiaPura sportivitàSportività e comfort
    a110

    Cosa Aspettarsi dalla Presentazione della Alpine A390?

    Il 27 maggio Alpine mostrerà al mondo la A390, ma già si sa che:

    • Non sarà un’auto estrema come la A110, ma punterà su eleganza e dinamismo.
    • L’autonomia e la potenza non sono ancora ufficiali, ma si parla di oltre 400 CV.
    • Prezzo: probabilmente sopra i 60.000€, posizionandosi come rivale della Porsche Taycan (in versione più accessibile).
    a390 fianco

    Conclusioni

    Alpine sta scrivendo un nuovo capitolo della sua storia, e la A390 potrebbe essere l’auto giusta per conquistare chi non vuole rinunciare alle emozioni sportive nell’era elettrica.

    Sei curioso di scoprirla? Segui la presentazione il 27 maggio!

  • Chery in Europa: i Nuovi Fuoristrada e Pickup in Arrivo, tra iCar, Jetour e Himla

    Chery in Europa: i Nuovi Fuoristrada e Pickup in Arrivo, tra iCar, Jetour e Himla

    Chery Punta sull’Europa: Fuoristrada, Pickup e Nuovi Brand

    Il gruppo cinese Chery si prepara a invadere il mercato europeo con una gamma di veicoli sempre più ampia, puntando su fuoristrada, pickup e SUV per conquistare gli appassionati di avventure off-road. Tra i nuovi arrivi spiccano il pickup Himla, il brand avventuriero iCar e il già noto Jetour, che in Europa è già presente “in incognito” attraverso alcuni modelli rivenduti da DR Automobiles.

    Jetour: Il Brand che Già Gira in Europa (Senza Farlo Sapere)

    Jetour, parte del gruppo Chery insieme a Jaecoo e Omoda, ha già venduto 560.000 auto nel 2024 e punta a lanciarsi ufficialmente in Europa entro il 2027. La sua gamma include:

    • SUV e fuoristrada (prezzi da 9.300€ a 46.500€).
    • Un pickup (ancora senza nome ufficiale).
    • Il T0, il primo modello 100% elettrico, previsto per fine 2026.

    Curiosità: Alcuni modelli Jetour sono già in Europa sotto altri marchi, come quelli di DR Automobiles, che li commercializza con design rivisti e nomi diversi sotto il brand ICH-X.

    iCar: Il Fuoristrada Elettrico Modulare

    Chery ha presentato al Salone di Shanghai 2025 il nuovo brand iCar, pensato per un pubblico giovane e avventuroso. Il primo modello, iCar V23, è un fuoristrada elettrico con:

    • Design retrò e squadrato, ispirato alle vecchie Land Rover.
    • Trazione integrale (208 CV) e altezza da terra di 210 mm.
    • Modularità estrema: 24 componenti rimovibili (paraurti, passaruota, ecc.) per personalizzazioni stile “Lego”.
    • Batteria e autonomia non ancora rivelate, ma con tecnologia range extender (Reev) in arrivo.

    L’obiettivo è il debutto in Europa nel 2026, puntando su sostenibilità e versatilità.

    Chery Himla: Il Pickup che Sfida Toyota Hilux

    Uno dei modelli più attesi è il Chery Himla, un pickup da 1 tonnellata che mira a competere con Toyota Hilux, Ford Ranger e Volkswagen Amarok. Caratteristiche:

    • Design robusto con fari LED, cerchi off-road e pedane laterali.
    • Interni premium: schermo centrale stile Tesla, sedili in pelle e strumentazione digitale.
    • Motorizzazioni: benzina, diesel e ibride plug-in (NEV).

    L’arrivo in Europa è previsto dal 2026, con possibili vendite anche in Italia sotto il marchio Chery o attraverso DR Automobiles (come già avviene con altri modelli).

    Chery in Europa: Numeri e Strategia

    • 15.000 auto vendute in Europa nei primi tre mesi del 2025 (contro le 413 del 2024).
    • Omoda 5 e Jaecoo 7 sono i modelli di punta.
    • Piano di espansione: entro il 2027 Chery vuole coprire tutti i principali mercati UE.

    Conclusioni

    Chery sta investendo pesantemente in Europa, con una strategia che punta su:

    1. Veicoli avventura (iCar, Himla).
    2. Marchi già “testati” (Jetour tramite DR Automobiles o Ebro in Spagna).
    3. Elettrificazione e ibridi per evitare i dazi UE.

    Cosa ne pensi di questi nuovi modelli? Credi che Chery possa competere con i grandi del fuoristrada? 

  • Alfa Romeo Tonale 2025: il restyling che rinnova un’icona del Biscione

    Alfa Romeo Tonale 2025: il restyling che rinnova un’icona del Biscione

    Alfa Romeo Tonale 2025: un restyling per tornare protagonista

    Lanciato nel febbraio 2022, l’Alfa Romeo Tonale ha rappresentato un passo importante per il Biscione nel competitivo segmento dei SUV di classe C. Con il suo design sportivo, l’eredità sportiva del brand e una gamma che include anche una versione plug-in hybrid, la Tonale ha conquistato inizialmente il mercato. Tuttavia, dopo un buon avvio, le vendite hanno subito un calo significativo (-47,7% nei primi mesi del 2025), spingendo Alfa Romeo a correre ai ripari con un importante restyling previsto per fine anno.

    Alfa Romeo Tonale

    Un restyling per allinearsi alle nuove Alfa Romeo

    Come confermato da Alain Descat, responsabile di Alfa Romeo in Francia, la Tonale sarà aggiornata in stile e tecnologia per avvicinarsi alle ultime novità del marchio, in particolare:

    • Alfa Romeo Junior (nuovo SUV compatto)
    • Nuova generazione dello Stelvio (prevista nei prossimi anni)

    L’obiettivo è rilanciare le vendite e mantenere la Tonale competitiva in attesa di una nuova generazione, che potrebbe arrivare tra il 2028 e il 2029.

    Cosa cambierà nel nuovo Tonale 2025?

    Sebbene i dettagli ufficiali non siano ancora stati svelati, si prevedono:

    • Frontale ridisegnato, con fari più sottili e una calandra più aggressiva
    • Nuovi cerchi in lega e dettagli cromati
    • Interni aggiornati, con miglioramenti nell’infotainment e nei materiali
    • Possibile aumento dell’autonomia per la versione PHEV
    Alfa Romeo Tonale posteriore

    La crisi delle ibride plug-in e il futuro della Tonale

    Uno dei motivi del calo delle vendite è il crollo della domanda di plug-in hybrid, penalizzate da nuove normative fiscali in Europa. Nonostante ciò, Alfa Romeo punta a rilanciare la Tonale come modello chiave per il mercato, soprattutto perché:

    • Prodotta in Italia (stabilimento di Pomigliano d’Arco)
    • Fondamentale per il posizionamento premium del brand

    Oltre il restyling: il futuro della gamma Alfa Romeo

    Alcune voci parlano di un nuovo modello che potrebbe sostituire la Tonale nel 2028, forse un crossover sempre di segmento C con piattaforma elettrificata. Intanto, il restyling di fine 2025 avrà il compito di mantenere viva l’attenzione sul SUV italiano fino all’arrivo della prossima generazione.

    Alfa Romeo Tonale Interni

    Conclusioni: la Tonale può tornare protagonista?

    Con il suo fascino sportivo e un restyling mirato, l’Alfa Romeo Tonale 2025 ha tutte le carte in regola per riconquistare il mercato. Resta da vedere se le modifiche estetiche e tecnologiche saranno sufficienti per invertire la tendenza delle vendite.

    Cosa ne pensi del nuovo restyling della Tonale? Credi che Alfa Romeo possa tornare competitiva nel segmento dei SUV?

  • Mercato Automobilistico Europeo a Marzo 2025: Ripresa e Nuove Tendenze

    Mercato Automobilistico Europeo a Marzo 2025: Ripresa e Nuove Tendenze

    Europa: A Marzo 2025 il Mercato Auto Torna a Crescere

    Dopo un inizio anno in flessione, il mercato automobilistico europeo ha registrato a marzo 2025 una timida ripresa, con 1.423.340 immatricolazioni, segnando un +3,2% rispetto allo stesso mese del 2024. Il primo trimestre si è chiuso con numeri stabili: 3.383.986 vetture vendute, quasi identiche alle 3.384.614 del 2024.

    I Paesi Trainanti e le Flessioni

    • Regno Unito in testa con un +13%, confermandosi il mercato più dinamico.
    • Italia (+6,3%) e Spagna (+23,2%) in crescita.
    • Germania (-3,9%) e Francia (-15%) ancora in difficoltà.
    Tiguan

    Le Auto Più Vendute in Europa a Marzo 2025

    La Peugeot 208 (a benzina) strappa il primato alla Dacia Sandero, ma quest’ultima rimane la regina del trimestre. Tra le novità:

    • Volkswagen Tiguan in forte ascesa (+42%).
    • Peugeot 2008 e Opel Corsa tornano in classifica.
    • Ford Puma rientra in Top 10.

    Top 10 Auto Marzo 2025

    PosizioneModelloVenditeVariazione
    1Peugeot 20825.241+7%
    2Dacia Sandero24.577-6%
    3Renault Clio23.062-3%
    4Nissan Qashqai22.826-9%
    5Volkswagen Golf21.553-17%

    Il Boom delle Auto Cinesi e le Ibride

    Symbioz

    Le case automobilistiche cinesi continuano a guadagnare terreno, grazie soprattutto alle motorizzazioni ibride e plug-in, meno penalizzate dai dazi europei.

    • MG ZS (full hybrid) e MG3 in crescita.
    • BYD con 7.144 immatricolazioni, di cui oltre 6.500 plug-in.
    • Renault Symbioz e Fiat 600 tra le novità più richieste.

    Auto Elettriche: Tesla in Calo, ma il Segmento Resiste

    A marzo 2025 sono state immatricolate 240.891 auto elettriche (BEV), il secondo miglior risultato di sempre dopo dicembre 2022. Nonostante ciò:

    • Tesla crolla del 30%, con Model Y (-49%) e Model 3 (-14%) ancora in Top 3.
    • Volkswagen ID.4 balza al terzo posto (+115%).
    • Kia EV3 e Renault 5 tra le nuove protagoniste.
    Renault 5 E-Tech

    Classifica dei Costruttori: Volkswagen Domina

    1. Gruppo Volkswagen – 360.070 vendite (+12%).
    2. Stellantis – 214.834 (-6%).
    3. Gruppo Renault – 137.437 (+12%).
    4. Hyundai-Kia – 107.648 (-3%).
    5. Toyota – 96.692 (-5%).

    Ford (+12%) e Nissan (-4%) completano la classifica, mentre Mercedes (-8%) e BMW (-1%) segnano flessioni.

    Conclusioni

    Kia EV3

    Marzo 2025 ha portato una leggera ripresa per il mercato auto europeo, con Regno Unito e Spagna in forte crescita. Le auto cinesi avanzano grazie alle ibride, mentre le elettriche resistono nonostante il calo Tesla. Resta da vedere se il trend positivo continuerà nei prossimi mesi.

  • Tesla in crisi: utili crollati del 71% tra calo di appeal, innovazione stagnante e le scelte politiche di Musk

    Tesla in crisi: utili crollati del 71% tra calo di appeal, innovazione stagnante e le scelte politiche di Musk

    Quello che un tempo era il faro indiscusso della mobilità elettrica oggi mostra crepe preoccupanti. I dati del primo trimestre 2025 parlano chiaro: utili netti a 409 milioni di dollari (-71% su base annua), ricavi automobilistici in calo del 20% (12,9 miliardi) e un bilancio che sarebbe andato in rosso senza i 595 milioni ricavati dalla vendita di crediti emissivi. Numeri che raccontano la crisi più profonda della casa di Austin dai tempi bui del 2018, quando il Model 3 rischiò di affondare l’azienda.

    Da pionieri a follower: Tesla perde terreno contro i cinesi

    Mentre BYD, Nio , Xiaomi e i vari produttori cinesi sfornano 4-5 nuovi modelli l’anno con tecnologie sempre più avanzate, Tesla non lancia un veicolo completamente nuovo dal 2020 , Cybertruck a parte, che però soffre di problemi di produzione e a causa del suo peso non può essere omologato come autovettura rendendolo invendibile in Europa. La gamma invecchia:

    • Model Y (2019) – solo restyling minori
    • Model 3 (2017) – aggiornato superficialmente nel 2023
    • Model S/X – vendite marginali ormai da anni

    “È la sindrome BlackBerry” commentano gli analisti. “Hanno dominato quando il mercato era giovane, ma ora che è maturo servono più prodotti e più innovazione”.


    I tre talloni d’Achille di Tesla

    1. L’effetto Musk: quando il CEO diventa un problema

    Da quando è sceso in politica a sostegno di Donald Trump, organizzando comizi nei suoi stabilimenti, finanziandone la campagna elettrorale per poi dirigire il DOGE, ente governativo per la riduzione dei costi che ha pestato i piedi a molta gente, Musk ha alienato parte della sua base di clienti tradizionalmente progressisti e ambientalisti. Un recente sondaggio mostra che:

    • Il 44% dei potenziali acquirenti EV under-35 considera Musk “un deterrente” all’acquisto
    • Solo il 27% lo associa ancora a “innovazione verde”, contro il 63% del 2020

    Addirittura diversi possessori hanno dovuto rimuovere i loghi dalle auto per evitare atti vandalici, come accaduto nel concessionario di Roma dove sono state mandate a fuoco ben 17 vetture, e questo sicuramente non aiuta le vendite.

    2. Prezzi tagliati, margini evaporati

    La strategia dei ripetuti tagli di prezzo (Model 3 oggi parte da 38.990€ vs 44.990€ del 2022) ha:
    ✅ Aumentato le consegne (+13% volumi YoY)
    ❌ Azzerato i margini (scesi al 5,5% vs 17% del 2022)

    3. L’incubo produzione: la fabbrica di Grünheide ferma a singhiozzo

    Lo stabilimento tedesco, fiore all’occhiello europeo, ha subito:

    • 3 stop produttivi nel Q1 per atti vandalici
    • Rallentamenti dovuti all’upgrade per la Model Y “Juniper”

    La scommessa Robotaxi: ultima carta per risollevarsi?

    Musk punta tutto sul Cybercab, il robotaxi senza volante che dovrebbe debuttare:

    • Estate 2025: servizio pilota ad Austin
    • 2026: produzione in serie

    Ma gli analisti sono scettici:

    • “Nessuna città ha ancora approvato leggi per veicoli completamente autonomi” (Reuters)
    • Waymo e Cruise hanno già fallito progetti simili
    • La FSD (Full Self-Driving) versione 12 rimane Livello 2+, lontana dalla vera autonomia

    Conclusioni: fine di un’era?

    Tesla sembra aver perso quel fattore cool che l’ha resa dominante. Tra:

    • Design immutati da anni
    • Qualità costruttive ancora inferiori alle europee
    • Concorrenti cinesi più tecnologici e meno cari

    La domanda ora è: riesce Musk a ripetere il miracolo del 2018 o Tesla diventerà un altro caso di “innovatore superato”? Il 2025 potrebbe essere l’anno della verità.

    Sicuramente il ritorno sulla scrivania di CEO, limitando l’impegno al DOGE aiuterà l’azienda a riprendersi, ma forse dovrà reinventarsi o puntare su prodotti o servizi che offre solo come contorno come i sistemi di accumulo di energia o le stazioni di ricarica.

    two white and red tesla charging station

    Cosa ne pensate? Tesla tornerà grande o è destinata al declino? Diccelo nei commenti!

  • Omoda 3: La Nuova SUV Cinese Pronta a Sfidare il Mercato Europeo

    Omoda 3: La Nuova SUV Cinese Pronta a Sfidare il Mercato Europeo

    Il Gruppo Chery, uno dei più importanti produttori automobilistici cinesi, si prepara a lanciare in Europa la nuova Omoda 3, una SUV compatta che punta a competere con modelli affermati come Honda HR-V e Peugeot 2008.

    Le immagini hanno già svelato un design dinamico e tecnologico, con linee spigolose, fari sottili e un lunetto molto inclinato sormontato da un grande spoiler.


    Design Sportivo e Tecnologia Avanzata

    Dalle prime foto ufficiali, la Omoda 3 si presenta con:
    ✔ Fari anteriori a LED sottili e aggressivi
    ✔ Linee geometriche che donano un aspetto muscoloso
    ✔ Fanali posteriori a “fulmine” con tecnologia LED
    ✔ Tetto spiovente e spoiler integrato

    Le dimensioni (circa 4,40 metri) la posizionano nel segmento delle SUV compatte, ideale per chi cerca un’auto agile in città ma con un look sportivo.


    Motorizzazioni: Benzina, Ibrida ed Elettrica

    La Omoda 3 sarà disponibile con diverse opzioni di propulsione:

    • Motore termico a benzina (per chi preferisce una soluzione tradizionale)
    • Versione ibrida (per ridurre consumi ed emissioni)
    • Variante full electric (in linea con la strategia green di Chery)

    Il prezzo di partenza dovrebbe aggirarsi intorno ai 25.000 €, posizionandola come un’alternativa interessante rispetto ai competitor europei.


    Omoda e Jaecoo: I Due marchi gemelli di Chery

    La Omoda 3 fa parte di una strategia più ampia del Gruppo Chery, che in Europa sta puntando su due brand distinti:

    1. OMODA – Focus su design giovane e tecnologia (modelli come Omoda 5 e Omoda 3)
    2. JAECOO – Orientato verso SUV più robusti e avventurosi (es. Jaecoo 7)

    Entrambi i marchi sono importati direttamente dalla Cina, garantendo prezzi competitivi e un’offerta sempre più ampia, a differenza di alcuni modelli più economici venduti con i marchi di importatori o partner europei come DR in Italia o Ebro in Spagna.


    Concorrenza e Mercato Europeo

    La Omoda 3 dovrà competere con:
    🔹 Honda HR-V (affidabilità e ibrido)
    🔹 Peugeot 2008 (design francese e elettrico)
    🔹 Hyundai Kona (tecnologia e connettività)

    Il suo punto di forza sarà il rapporto qualità-prezzo, tipico dei brand cinesi, unito a un design accattivante e alla versatilità delle motorizzazioni.


    Quando Arriva e Quanto Costa?

    ✔ Presentazione ufficiale: 26 aprile 2024
    ✔ Disponibilità in Europa: Fine 2025
    ✔ Prezzo stimato: Da 25.000 € (versione base)


    Conclusioni: Una SUV che Punta a Sorprendere

    La Omoda 3 rappresenta un’importante scommessa per Chery in Europa, con un mix di stile, tecnologia e convenienza. Riuscirà a convincere gli automobilisti europei?

    Restate connessi per ulteriori dettagli al lancio!